Dall’Italia sono partite con la famosa valigia di cartone, per cercare fortuna e lavoro all’estero piu’ di 27 milioni e mezzo di persone, e ne sono tornate meno di 10 milioni. Il nostro Paese ha quindi ‘perso’ quasi 18 milioni di cittadini. E’ quanto risulta dai dati pubblicati sul Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo, pubblicato da Ser Itali Ateneo con la collaborazione della Fondazione Migrantes e presentato oggi a Roma.
Un mastodontico volume, corredato da splendide foto, che racconta una pagina fondativa della storia italiana quale e’ stata la grande emigrazione tra ‘800 e ‘900 e che giunge fino ai nostri giorni, con decine di migliaia di italiani che continuano a partire e oriundi diventati celebri da poco, come papa Jorge Bergoglio. Quasi 80 milioni sono oggi gli oriundi sparsi nel mondo. Ed e’ il Veneto la regione sia col maggior numero di emigrati (piu’ di 3,2 milioni), sia con il saldo migratorio piu’ negativo (quasi 3 milioni che non sono piu’ rientrati).
A parte il caso della Valle d’Aosta, con un saldo migratorio addirittura attivo, le regioni con il minor numero di emigrati risultano il trentino Alto Adige, Umbria, Sardegne a Liguria, bel al di sotto del mezzo milione di partenze.
Nel complesso, il Nord e’ quello che ha pagato il tributo piu’ alto in termini di emigrazione con il 44,17%, seguito dal Sud (con Molise e Sicilia) con il 39,34% e il Centro (comprensivo di Abruzzo e Sardegna) con il 16,48. Il picco storico degli espatri si e’ raggiunto nel 1913, quando sono partiti 872 mila italiani.
Le citta’ che risultano avere nel 1012 il maggior numero di emigrati all’estero sono Roma, Milano, Napoli e Torino. Ma sorprende che il nono comune della graduatoria non sia un capoluogo di provincia e conti attualmente meno di 40 mila abitanti: Licata, in Sicilia. Un’altra curiosita’ fornita dal Dizionario: sono ben piu’ di 30 i municipi italiani per i quali i nativi emigrati all’estero risultano piu’ numerosi dei residenti attuali nel comune. Il primato spetta a un centro del salernitano, Castelnuovo di Conza, per il quale il rapporto e’ di circa 3,5 emigrati per ogni residente.
Nel volume si trovano tutte le informazioni riguardanti il fenomeno dell’emigrazione e anche tantissime curiosita’. Come, ad esempio, quella dei primo 30 cognomi italiani piu’ frequenti negli Usa, che vede in cima Russo, seguito da Pace e Costa. Altra curiosita’ molto attuale: il cognome italiano piu’ famoso in Argentina, Bergoglio, ha in Piemonte radici molto antiche: era chiamato Bergoglio, infatti, uno degli antichi borghi che concorsero alla formazione della citta’ piemontese nel 1168.
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