In Argentina, a Rosario, nella provincia di Santa Fe, esiste una casa d’appuntamenti chiamato "Palazzo Berlusconi": un luogo dove lavorano squillo di lusso che offrono servizi molto particolare a quella parte di pubblico maschile che se lo può permettere. Alla comunità italiana ivi residente non va giù che un bordello abbia il nome del primo ministro italiano. Fra chi ha fatto sentire la propria voce, c’è Antonio Bruzzese, Presidente dell´Associazione Insieme Argentina, che ha inviato una lettera di protesta al sindaco di Rosario e al Console Generale d’Italia a Rosario
“Egregio Sig. Sindaco, voglio esporre la mia profonda indignazione per l´esistenza nella città di Rosario di un luogo di dubbia moralità, che porta il nome del Primo Ministro del mio Paese, Silvio Berlusconi", scrive Bruzzese. Un locale chiamato “Palazzo Berlusconi”, "un bordello destinato a un pubblico di alto livello economico. É molto offensivo che si sia permesso in questo comune l´utilizzo del nome di una delle massime cariche dello Stato italiano. Non é mia intenzione giudicare la moralitá di Berlusconi, tanto meno difenderlo, perchè il tema trascende la persona e ridicolizza il Paese che rappresenta, al di lá della sua gestione di governo".
"Mi auguro – conclude Bruzzese – da parte sua la comprensione di un tema così delicato e una rapida risoluzione, in difesa dell´italianitá e delle relazioni tra i nostri due Paesi”.
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