“Si è tenuto alla Camera dei Deputati l’incontro dal titolo “Raccontare l’Italia oltre la Frontiera“, un focus sull’editoria italiana nel mondo. Ho potuto seguire i lavori, attraverso le agenzie e i siti web dedicati all’emigrazione, e leggere le dichiarazioni di alcuni di coloro che hanno partecipato all’evento. Mi pare siamo tutti d’accordo: il ruolo dell’editoria italiana all’estero è fondamentale, non solo perché informa i nostri connazionali, ma anche perché contribuisce alla diffusione della nostra lingua e della cultura italiana all’estero”. Lo dichiara in una nota il vicepresidente MAIE, Vincenzo Odoguardi.
“Credo tuttavia sia necessario garantire maggiore sostegno a chi opera nel mondo dell’editoria oltre confine, ovvero a quegli editori che tra mille sacrifici portano avanti quella che per loro è una missione, oltre ad essere un vero e proprio lavoro. Un giornale, sia esso cartaceo o online, è comunque un’impresa a tutti gli effetti, con bilanci, con entrate e uscite”.
“Chi opera in questo settore – prosegue Odoguardi – ha bisogno del necessario sostegno da parte dello Stato italiano e di quei contributi che, per i giornali e i periodici italiani nel mondo, sono vitali. Una riforma in questo campo è quanto mai necessaria”.
“Siamo felici che il CGIE, tra i punti del suo programma e tra quelli discussi nel recente Comitato di presidenza con il Sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli, abbia inserito quello che riguarda l’editoria italiana nel mondo: c’è da fare di più, tutti insieme, per garantire agli editori, grandi e piccoli, l’ossigeno necessario ad andare avanti nel proprio lavoro. Altrimenti, il rischio sarà quello di continuare a vedere quotidiani e periodici che chiudono, a danno delle collettività italiane oltre confine e del Sistema Italia all’estero”, conclude il vicepresidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero.