È stata ampia e significativa la partecipazione italiana al sedicesimo Forum economico internazionale svolto a San Pietroburgo dal 21 al 23 giugno scorsi alla presenza, tra gli altri, degli Amministratori Delegati di ENI, Paolo Scaroni, Enel, Fulvio Conti, e Finmeccanica, Giuseppe Orsi.
Il forum, dal titolo "Leadership that works", è una tradizionale occasione di incontro tra rappresentanti governativi, CEO di grandi gruppi internazionali, banchieri, magnati, società di consulenza, esperti e giornalisti per discutere delle principali questioni economico-finanziarie di portata globale ancorché con un marcato focus sulla Russia.
Il Presidente Vladimir Putin ha aperto i lavori illustrando il programma di politica economica della sua nuova Presidenza e del Governo, che tra gli obiettivi ha quello è di portare il Paese al 20esimo posto nella graduatoria "Doing Business" della Banca Mondiale. Putin ha annunciato la creazione di "road maps" per eliminare barriere amministrative in una serie di settori. Sul fronte delle privatizzazioni, Putin ha spiegato che saranno aperte alle imprese straniere e verranno attuate in maniera trasparente ed equa. "Il capitalismo di Stato non è il nostro obiettivo. Allo stesso tempo, la privatizzazione non dovrebbe portare alla nascita di monopoli privati in sostituzione di quelli statali", ha tuttavia puntualizzato Putin, aggiungendo che le future privatizzazioni dovranno essere approvate dalla società e risultare oneste, giuste, aperte.
L’Ambasciatore d’Italia, Antonio Zanardi Landi, ha presenziato, insieme alle Autorità russe, alle importanti intese firmate nel corso del Forum fra società italiane e loro controparti locali.
In particolare, il 21 giugno ENI e Rosneft hanno sottoscritto gli accordi relativi alle società che opereranno gli assets del Mar Nero e del Mare di Barents, ai sensi del quadro strategico siglato il 25 aprile scorso fra le due compagnie per lo sviluppo congiunto delle licenze Zapadno-Cernomorskiy, Fedinsky e Tsentralno-Barentsevskiy.
Sempre il 21, Enel e Lukoil hanno firmato un memorandum d’intesa per la cooperazione nel settore del gas, con il quale le due società hanno inteso rafforzare ulteriormente la loro collaborazione, concentrandosi sull’individuazione di opportunità di sviluppo in comune nel comparto del gas naturale (valutazione di possibili progetti congiunti nel settore dell’upstream nella Federazione Russa e in altri Paesi, soprattutto nei bacini del Mar Caspio e del Nord Africa; coordinamento degli sforzi per l’analisi del quadro regolamentare che disciplina il gas russo; condivisione dei rispettivi know-how per la realizzazione di studi sul mercato del GNL e del gas trasportato da gasdotto in Europa e nella Federazione Russa; valutazione della possibile fornitura di gas alle centrali elettriche di OGK 5 da parte di Lukoil).
Il 22 giugno, invece, Astaldi ha dal canto suo firmato il contratto per la costruzione di un tratto di undici chilometri della tangenziale ovest di San Pietroburgo. Si tratta di un’opera di grande complessità strutturale, dal valore di 2 miliardi e 175 milioni di Euro, che verrà realizzata dal consorzio Astaldi-IC Ictas, joint-venture paritetica italo-turca.
Il progetto autostradale verrà finanziato da una partnership pubblico-privata che vede coinvolti, oltre al Governo russo, VTB, Gazprom Bank, BERS (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo), VEB (Vneshneconombank) ed EDB (Eurasian Development Bank). Il Forum economico internazionale di San Pietroburgo ha offerto ampia visibilità alle attività ed alla presenza dell’Italia in Russia.
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