L’On. Fucsia Nissoli, deputata di Forza Italia, dopo avere scritto nei giorni scorsi una lettera aperta al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ha inviato nelle scorse ore un’altra lettera aperta, questa volta al Ministro degli Esteri Angelino Alfano, sull’implementazione della digitalizzazione della rete consolare.
Di seguito il testo integrale della lettera:
“Illustre Ministro Alfano,
Le scrivo con la formula della lettera aperta per dar voce alle centinaia di migliaia di connazionali che pur vivendo all’estero vogliono mantenere forte il legame con il nostro Paese e per i quali il Consolato rappresenta l’unico vero punto di immediato contatto e di riferimento.
Purtroppo questo attaccamento, piuttosto che essere valorizzato, viene spesso frustrato dal rapporto non semplice, addirittura farraginoso in alcuni casi, proprio con i nostri Consolati.
Oggi l’Italia, tra i pochi Paesi a garantire questo privilegio ai connazionali all’estero, assicura il rilascio a vista del passaporto elettronico. Vantaggio senza prezzo per chi è costantemente in viaggio anche per motivi di delicate urgenze. Ma accade sovente che la semplice possibilità di un appuntamento per richiedere il rilascio diventi un‘ odissea interminabile con necessità di presentarsi in Consolato ripetutamente e spesso senza ottenere nulla.
Siamo in tanti a non riuscire a rinnovare il passaporto, la prenotazione online non funziona!
In qualità di Ministro dell’Interno Lei ha avviato la nuova carta di identità elettronica che ha un sistema di prenotazione efficiente, unico per tutti i Comuni d’Italia e che semplifica molto al cittadino la procedura di rilascio. Lo stesso avviene per la prenotazione dell’appuntamento presso le questure in caso di rilascio del passaporto ai cittadini residenti in Italia.
Alla luce di questa Sua esperienza, sarebbe agevolissimo estendere l’efficienza dimostrata in questi due casi anche al rilascio del passaporto all’estero, adeguando il livello di digitalizzazione della rete consolare.
Inoltre, l’Agenda Digitale italiana prevede che i servizi in rete della pubblica amministrazione possano essere pagati anche online e già tante Amministrazioni consentono il pagamento appunto tramite PagoPA.
Pensi, Signor Ministro, a quanto possa essere utile al connazionale che vive all’estero pagare il rilascio del passaporto direttamente dal proprio smartphone invece di districarsi in mille meandri anche solo per sapere il preciso importo da corrispondere.
Sono sicura che Lei non negherà ai nostri connazionali il diritto di ricevere parità di trattamento rispetto ai cittadini che risiedono in Italia, avendo così anche modo di ricambiare il loro attaccamento al Paese. Noi italiani all’estero Le saremo veramente grati!”
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