“Il mese di ottobre si avvicina e con esso fervono anche i preparativi per il Columbus Day, tradizionale appuntamento della Comunità italiana che manifesta così il proprio contributo alla costruzione della società americana. Tuttavia, come è già capitato l’anno scorso, anche quest’anno non mancano le polemiche per alcune decisioni, che definiamo incomprensibili ed inaccettabili, che prevedono la sostituzione delle celebrazioni del Columbus Day con quelle a favore delle popolazioni indigene, come nel caso della città di Somerville, nell’area di Boston. Infatti, in questa città, il sindaco, Joe Curtatone, ha annunciato la sostituzione del Columbus Day con la ‘Giornata dei popoli indigeni’ definendo le celebrazioni in onore di Colombo: ‘reliquia di una versione obsoleta e semplificata della storia’”. Lo affermano la deputata di Forza Italia, Fucsia Nissoli Fitzgerald e il deputato di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone.
“Noi – precisano i parlamentari – non diciamo di non celebrare la “Giornata dei popoli indigeni”, ma diciamo di celebrare entrambe le festività in due date diverse, lasciando il Columbus Day così come è sempre stato, simbolo di italianità, e fissando un’altra data per la “Giornata dei popoli indigeni”, senza velleità sostitutive – concludono – di una realtà storica oggettiva e consolidata che vede in Colombo un punto fermo per lo sviluppo dell’intero continente americano”.