Giuseppe Provenzano, Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, durante l’incontro con il Comitato di Presidenza e dei Presidenti delle Commissione tematiche del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, ha detto che il “Cgie è un interlocutore fondamentale”.
Provenzano ha incontrato il Comitato di Presidenza e i Presidenti delle Commissioni tematiche del CGIE per parlare del programma di Governo e del Progetto per il Sud e gettare le basi dell’alleanza con “la grande Italia oltre l’Italia”, per favorire una politica di coesione internazionale del paese dialogando e collaborando con le Comunità degli italiani all’estero.
L’esponente del governo italiano ha dichiarato di essere entrato in contatto con il CGIE per il suo ottimo lavoro, fatto nel periodo della pandemia, e di considerarlo un interlocutore fondamentale con cui avviare un dialogo costante nella prospettiva di ristabilire un’alleanza con l’enorme patrimonio degli italiani all’estero e riutilizzare “le rimesse 4.0” delle loro conoscenze ed esperienze.
LA GRANDE ITALIA OLTRE L’ITALIA
“Il territorio degli italiani all’estero è il mondo – ha affermato il Ministro – e guardare l’Italia da fuori aiuta nella comprensione e nella messa a fuoco delle criticità e della solidarietà e nella ricerca di soluzioni. E noi abbiamo bisogno di costruire alleanze anche tra l’Italia e quest’altra “grande Italia oltre l’Italia”, anche per favorire una politica di coesione internazionale nel nostro Paese”.
“In questo momento abbiamo bisogno di attingere a tutte le risorse, tutte le intelligenze, tutte le competenze e, soprattutto, a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro Paese per riprenderci. Ecco perché l’alleanza va coltivata anche con tutte quelle realtà della rappresentanza degli italiani all’estero che, nel corso di questi anni, hanno lavorato talvolta anche con una certa solitudine istituzionale. Credo che questo significhi guardare alle realtà istituzionali, al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, ma anche a quel pluralismo di soggetti sociali che si è organizzato, offrendo in giro per il mondo rappresentanza, associazioni culturali, camera di commercio, che offrono un quadro prezioso per il nostro Paese. Dunque è necessario immaginare un vero e proprio raccordo e un’alleanza”.
ITALIANI ALL’ESTERO E MEZZOGIORNO
Gli interventi del Segretario Generale Schiavone e dei Consiglieri si sono focalizzati sull’evoluzione della questione meridionale che va di pari passo con l’emigrazione e con l’istituzione della Circoscrizione estero, che di fatto rappresenta la 21esima Regione italiana.
Fra le proposte di sostegno alla ripresa del Mezzogiorno e dell’Italia tutta dopo il COVID-19: il supporto al Turismo di ritorno, anche in base all’accordo che il CGIE ha firmato con l’ENIT; il coinvolgimento della rete associativa regionale di origine meridionale all’estero; la preparazione attraverso corsi finanziati dal Ministero del Lavoro di italodiscendenti come esperti promotori del sistema Italia nei rispettivi Paesi; l’alta formazione all’estero con fondi della UE gestiti dalle Regioni a favore di giovani del Sud e dei territori con l’impego di un loro rientro in Italia per rafforzare il dialogo e la sinergia con la Rete di Talenti italiani nel mondo.
Se è vero che bisogna parlare di migrazioni fuori dalla retorica, in un senso e in un altro, noi dobbiamo mettere a fuoco che questo rappresenta un problema per il nostro Paese.
La riduzione di questi flussi migratori ovviamente non si fa per decreto, non si fa con una legge, non si fa nemmeno con iniziative specifiche che noi nel corso degli anni abbiamo anche messo in campo come Paese. Si fa riavviando i processi di sviluppo, perché sono questi quelli in cui si inserisce la dinamica di mobilità. A presto la programmazione del prossimo incontro per proseguire un cammino comune perché “E’ fatto giorno e sono entrati in giuoco anche gli italiani all’Estero”.