Claudio Micheloni è il nuovo presidente del Comitato per le questioni degli italiani all’estero, istituito al Senato per la quarta legislatura consecutiva. Il senatore del Pd eletto nella ripartizione estera Europa, primo firmatario della mozione che ne aveva chiesto l’introduzione anche nella nuova legislatura, è stato eletto all’unanimità, ad eccezione di una scheda bianca.
"Ho detto al comitato che intendo riprendere e completare il lavoro della riforma della rappresentanza, perché non si può più evadere il rinnovo di Comites e Cgie. Bisognerà poi intervenire nel dibattito sulle riforme costituzionali, visto anche quanto emerso nel documento dei saggi che vuole l’eliminazione della rappresentanza", ha detto il parlamentare residente in Svizzera.
Micheloni andrà a toccare anche “il tema della cittadinanza, dei servizi consolari, della riforma della legge elettorale… Ho spiegato ai colleghi, visto che c’era stato un dibattito in aula, l’importanza di avere questo comitato visti i tanti temi in ballo. Credo che sia poi importante che il Comitato partecipi alle assemblee continentali del Cgie, soprattutto per i senatori metropolitani, i non eletti all’estero, affinché tocchino con mano e si rendano veramente conto di quali siano i problemi".
Al Senato nessun italiano all’estero è in commissione Affari costituzionali, cosa che potrebbe complicare il lavoro soprattutto in chiave riforma voto estero: "Fondamentale sarà la partecipazione al dibattito costituzionale”, replica Micheloni, che annuncia: “già la prossima settimana quando torneremo a riunirci proporrò una iniziativa molto significativa".
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