Con l’intenzione di promuovere un rilancio nelle istituzioni della collettività, il MAIE Buenos Aires, ha realizzato sabato 12 novembre nell’Associazione Nazionale Italiana, il Congresso “Lavoriamo insieme per il futuro dell’associazionismo”, in cui hanno partecipato diversi presidenti di associazioni per commentare i loro problemi e le loro soluzioni.
“L’associazionismo è una realtà nella quale si consolida la grande ricchezza materiale, intelettuale, morale e spirituale degli italiani nel mondo” cominciava il documento d’invito redatto dal principale organizzatore Dario Signorini che nel aprire il Congresso ha marcato i lineamenti del MAIE sull’evento: “Vogliamo contribuire al dibattito affinchè le istituzioni che progressano, possano servire d’esempio a quelle che sono in declino”.
“Lo scopo di questo Congresso non è creare federazioni” ha detto Signorini, ed ha continuato a spiegare la volontà del MAIE: “Dal MAIE abbiamo un gruppo di professionali che li mettiamo a disposizione di tutte le istituzioni che abbiano problemi finanziari ed economici affinchè la collettività italiana non perda un’istituzione in più”
Nel suo intervento, l’On. Merlo ha voluto mettere in chiaro che il pensiero di questo congresso non era coinvolgere le istituzioni nelle vicende politiche. “Al MAIE, uno aderisce personalmente, le istituzioni non devono fare politica, comunque il nostro pensiero è fissare un piano per aiutare le istituzioni italiane in Argentina” ha sottolineato il deputato.
“Un sostegno non solo sociale, ma anche e soprattutto politico, che ci permetta essere protagonisti e non semplici spettatori della crisi, fornendo alternative…” continuava il comunicato che parlava sull’importanza delle associazioni nel rilancio d’Italia, e ha dato inizio alla dissertazione tra i molti dirigenti dell’associazionismo presenti.
Oltre allo scopo principale proposto dagli organizzatori, è nato un dibattito profondo e costruttivo sul ruolo svolto da FEDITALIA nel affrontare questa crisi che vivono oggi le istituzioni (leggere “Marcelo Pacifico: FEDITALIA non ha compiuto…”), con posizioni opposte tra Merlo e Pacifico anche nella funzione politica o no delle associazioni.
Tra i dirigenti della comunità italiana presenti c’erano, la Presidentessa del COMITES di Moron, Cav. Graciela Laino; il Presidente del COMITES di La Plata, Dott. Guillermo Rucci; il Presidente di FEDITAL, e coordinatore MAIE Lomas de Zamora, Dott. Gerardo Pinto; i membri del COMITES di Buenos Aires, Armenti, Marcelo Pacifico e Juan Balestretti; il Presidente dell’Unione e Benevolenza, Dott. Carmelo Menza; il Presidente dell’Associazione Calabrese di Buenos Aires, Sig. Antonio Ferraiuolo; il Presidente dell’Associazione Belvedere Marittimo, Sig. José Bandito; il Presidente dell’Associazione Brienza, Sig. Antonio Coppola; la protesoriere di FEDIBA, Sig.ra Iside Donadon; il Presidente del Circolo Recreativo La Trevisana, Sig. Felipe Loretti; il Presidente dell’Associazione italiana di Pilar, Sig. Norberto Oliva e il Presidente dell’Associazione Veronese L’Arena, Sig. Luciano Stizzoli.
Marcelo Pacifico: “FEDITALIA non ha compiuto il suo dovere, ed oggi le istituzioni centenarie spariscono” Come ospite dell’evento, per aver ceduto gentilmente le istallazioni della storica “Nazionale italiana” che presiede da oltre 20 anni, Marcelo Pacifico è stato il primo Presidente a parlare della sua esperienza nell’associazione.
“Io non sono d’accordo con Merlo e la sua visione su Feditalia” ha cominciato Pacifico, ed ha dato così un primo e importantissimo passo per dare inizio ad un responsabile e serio dibattito come Merlo voleva promuovere. “Le istituzioni centenarie sono in decadenza, alcune sono già sparite, e non ho mai visto il lavoro di FEDITALIA per evitarlo” ha detto un sicuro Pacifico.
“La contribuzione di FEDITALIA era organizzare congressi per i giovani 20 anni fa, ed oggi, nelle istituzioni non li vediamo questi giovani congressisti, allora credo che FEDITALIA ha fallto” ha detto Pacifico.
“Quest’idea del MAIE nell’offrire un aiuto professionale alle istituzioni è meraviglioso, ma dovrebbe averlo fatto FEDITALIA prima di lasciar perdere istituzioni centenarie, (come il Teatro Roma), ma loro erano occupati cercando voti ha detto un ironico Pacifico.
“In tutti questi anni, FEDITALIA non ha mai fatto un censimento delle associazioni a cui rappresenta, hanno lasciato tantissime cose in sospeso ed oggi non possiamo permetterci di perderé più associazioni” ha detto un passionale Pacifico che ha finito la sua esposizione con una espressione di allarme: “Se continuamo così perderemmo anche il Teatro Coliseo”
Poi, ha anche marcato un’altra differenza con Merlo nel considerare le associazioni “profondamente politiche”: “Non credo, come dice Merlo, che le istituzioni non devono coinvolgersi políticamente, siamo nati dalla política e non possiamo fare altro che politica” così, ha finito il consigliere del COMITES di Buenos Aires.
Fiorella Cario: “Se vogliamo crescere, dobbiamo aprirci ad altre comunità” Inevitabilmente, nel Congresso è entrata la discussione sulla complessa attrazione dei giovani verso le istituzioni, e gli organi della collettività. A questo punto, Fiorella Cario, ha scelto di parlare delle sue esperienze come congressista.
“Dovremmo domandarci come pensiamo l’associazionismo verso il domani“ ha dichiarato Fiorella, ed ha continuato: “Se vogliamo una collettività ancor più grande dobbiamo cominciare ad aprirci a ricevere giovani di altre collettività, ormai non possiamo pensare solo a quelli discendenti da italiani, oggi la realtà è diversa”.
“Smettete di organizzare congressi dove rimaniamo cinque ore seduti ascoltando” ha chiesto Cario ai dirigenti presenti ed ha continuato, “per noi è molto noioso questo sistema, i congressi devono essere più interattivi”.
Graciela Laino: “Il compito del MAIE è fondamentale” Come Presidentessa del COMITES più grande al mondo, Graciela Laino sa perfettamente com’è la situazione attuale delle istituzioni italiane in Argentina e conosce i problemi economici che soffrono la maggioranza delle associazioni centenarie.
“Questo servizio che offre il MAIE per le istituzioni è importantissimo per rafforzare la struttura del nostro associazionismo e non permettere che le nostre associazioni muorano” ha detto Laino.
Sebbene la riunione sia stata molto positiva, si potrebbe dire che non si sono ascoltate molte autocritiche, e in questo senzo, Graciela Laino ha basato il suo intervento nella mancanza di risposte dei dirigente della collettività: “Non abbiamo saputo attuare in tempo” ha detto la Cavaliere.
Antonio Coppola: “Per integrare i giovani dobbiamo sapere cedere” “Siamo abituati a guardare le cose solo al nostro modo, ma se vogliamo includere i giovani dobbiamo imparare a guardarle insieme anche se non sia facile”, così ha cominciato il suo intervento il coordinatore del MAIE Moron, e Presidente dell’Associazione Brienza, Sig. Antonio Coppola.
“Nell’istituzione che presiedo, ha dato l’esempio per quelli che non hanno ancora un gruppo di giovani nella loro associazione, un gruppo di 30 giovani ci avevano portato un progetto per modificare le istallazioni, a noi, quel progetto non ci piaceva, tuttavìa, la difficoltà era che se non lo aprovavamo correvamo il rischio di perdere quel gruppo, allora abbiamo decisso di farlo, affinchè si sentano parte attiva dell’istituzione ed oggi sono rimasti al nostro fianco in ogni attività che portiamo avanti”.
Oggi, l’Associazione Brienza è una delle più importanti della circoscrizione consolare di Moron e una delle istituzioni con il gruppo di giovani più numeroso e attivo tra l’associazionismo italiano a Buenos Aires.
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