Bisogna dare un segnale di cambiamento all’Italia: lo ha detto Mirella Giai, coordinatrice America Latina del MAIE, dalla festa dell’ Udc di Chianciano. La senatrice del MAIE, ha così commentato, a margine del Convegno:"In questi giorni critici per l’ Italia mi sento molto in sintonia con quanto ascoltato qui a Chianciano. Come giustamente ha detto il Segretario Cesa, noi siamo persone serie. Non faremo uno sterile ostruzionismo alla manovra. Ma non ci fidiamo di un governo che ha cambiato tante volte idea, dando dell’ Italia un’ immagine di fragilità economica e politica. Noi del MAIE veniamo da una storia particolare: siamo quelli che, in prima persona o indirettamente, perchè figli e nipoti di emigrati, abbiamo affrontato e superato momenti veramente difficili – la guerra, l’emigrazione e, per chi come me viene dall’Argentina, le dittature e il default. Ma abbiamo sempre avuto la forza di lottare e, con le nostre forze, rialzarci e ricominciare daccapo. Io credo fermamente che l’Italia abbia la capacità e le risorse per andare avanti: ma le parole non bastano più, ci vuole un forte segnale di cambio".
Sulla stessa linea il Presidente del MAIE, on. Ricardo Merlo, che ha affermato: "Sono convinto che il Terzo Polo, di cui noi del MAIE siamo alleati, che sempre ha dato prova di responsabilità e capacità di mediazione, possa essere determinante per guidare il Paese verso l’unità, agendo con la serietà delle idee e dei suoi dirigenti. Questo è stato il messaggio di Casini, che facciamo nostro: uniamoci e coinvolgiamo le forze migliori e più dinamiche della nostra società per far rinascere l’Italia. E la massiva partecipazione dei giovani a questo Convegno è la misura che stiamo andando nella giusta direzione".
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