Il nostro Paese, spiega il sottosegretario, "nell’ex colonia portoghese gode di buona reputazione. Proprio nel 2012 in Mozambico si festeggerà il ventennale degli accordi di Pace di Roma che chiusero la dolorosa pagina della guerra civile", ricorda Mantica. Ecco quindi che l’Italia, anche approfittando di questa ricorrenza, "dovrebbe sfruttare meglio, anche in chiave economica, la strada che e’ ha saputo costruire come peace-maker".
Ma su quali settori dovrebbero puntare le aziende italiane potenzialmente interessate ad investire in Mozambico? Secondo Mantica, i settori più promettenti dal punto di vista degli investimenti sono quelli delle energie rinnovabili, dei mobili e dei servizi. Sono diverse le aziende italiane che a Maputo stanno avendo successo. Certamente, concede il sottosegretario, "l’interesse e la concorrenza di Cina, Sudafrica e Australia non rendono facile la penetrazione in quei mercati, ma i ritorni, in caso di successo, possono essere molto buoni".
Alcune aziende italiane lo scorso settembre hanno preso parte in Mozambico a Facim, la fiera economica internazionale che ha raccolto nel Paese 2mila aziende in rappresentanza di 17 Paesi. Una delegazione di imprese tricolori, in quella circostanza, aveva incontrato il ministro dell’Industria del Mozambico, Armando Inroga, e quello dell’Energia, Salvador Namburete. Alla guida della delegazione di aziende italiane c’era l’ambasciatoreitaliano, Carlo Lo Cascio.
Il nostro Paese, spiega il sottosegretario, "nell’ex colonia portoghese gode di buona reputazione. Proprio nel 2012 in Mozambico si festeggerà il ventennale degli accordi di Pace di Roma che chiusero la dolorosa pagina della guerra civile", ricorda Mantica. Ecco quindi che l’Italia, anche approfittando di questa ricorrenza, "dovrebbe sfruttare meglio, anche in chiave economica, la strada che e’ ha saputo costruire come peace-maker".
Ma su quali settori dovrebbero puntare le aziende italiane potenzialmente interessate ad investire in Mozambico? Secondo Mantica, i settori più promettenti dal punto di vista degli investimenti sono quelli delle energie rinnovabili, dei mobili e dei servizi. Sono diverse le aziende italiane che a Maputo stanno avendo successo. Certamente, concede il sottosegretario, "l’interesse e la concorrenza di Cina, Sudafrica e Australia non rendono facile la penetrazione in quei mercati, ma i ritorni, in caso di successo, possono essere molto buoni".
Alcune aziende italiane lo scorso settembre hanno preso parte in Mozambico a Facim, la fiera economica internazionale che ha raccolto nel Paese 2mila aziende in rappresentanza di 17 Paesi. Una delegazione di imprese tricolori, in quella circostanza, aveva incontrato il ministro dell’Industria del Mozambico, Armando Inroga, e quello dell’Energia, Salvador Namburete. Alla guida della delegazione di aziende italiane c’era l’ambasciatoreitaliano, Carlo Lo Cascio.
Il nostro Paese, spiega il sottosegretario, "nell’ex colonia portoghese gode di buona reputazione. Proprio nel 2012 in Mozambico si festeggerà il ventennale degli accordi di Pace di Roma che chiusero la dolorosa pagina della guerra civile", ricorda Mantica. Ecco quindi che l’Italia, anche approfittando di questa ricorrenza, "dovrebbe sfruttare meglio, anche in chiave economica, la strada che e’ ha saputo costruire come peace-maker".
Ma su quali settori dovrebbero puntare le aziende italiane potenzialmente interessate ad investire in Mozambico? Secondo Mantica, i settori più promettenti dal punto di vista degli investimenti sono quelli delle energie rinnovabili, dei mobili e dei servizi. Sono diverse le aziende italiane che a Maputo stanno avendo successo. Certamente, concede il sottosegretario, "l’interesse e la concorrenza di Cina, Sudafrica e Australia non rendono facile la penetrazione in quei mercati, ma i ritorni, in caso di successo, possono essere molto buoni".
Alcune aziende italiane lo scorso settembre hanno preso parte in Mozambico a Facim, la fiera economica internazionale che ha raccolto nel Paese 2mila aziende in rappresentanza di 17 Paesi. Una delegazione di imprese tricolori, in quella circostanza, aveva incontrato il ministro dell’Industria del Mozambico, Armando Inroga, e quello dell’Energia, Salvador Namburete. Alla guida della delegazione di aziende italiane c’era l’ambasciatoreitaliano, Carlo Lo Cascio.
Il nostro Paese, spiega il sottosegretario, "nell’ex colonia portoghese gode di buona reputazione. Proprio nel 2012 in Mozambico si festeggerà il ventennale degli accordi di Pace di Roma che chiusero la dolorosa pagina della guerra civile", ricorda Mantica. Ecco quindi che l’Italia, anche approfittando di questa ricorrenza, "dovrebbe sfruttare meglio, anche in chiave economica, la strada che e’ ha saputo costruire come peace-maker".
Ma su quali settori dovrebbero puntare le aziende italiane potenzialmente interessate ad investire in Mozambico? Secondo Mantica, i settori più promettenti dal punto di vista degli investimenti sono quelli delle energie rinnovabili, dei mobili e dei servizi. Sono diverse le aziende italiane che a Maputo stanno avendo successo. Certamente, concede il sottosegretario, "l’interesse e la concorrenza di Cina, Sudafrica e Australia non rendono facile la penetrazione in quei mercati, ma i ritorni, in caso di successo, possono essere molto buoni".
Alcune aziende italiane lo scorso settembre hanno preso parte in Mozambico a Facim, la fiera economica internazionale che ha raccolto nel Paese 2mila aziende in rappresentanza di 17 Paesi. Una delegazione di imprese tricolori, in quella circostanza, aveva incontrato il ministro dell’Industria del Mozambico, Armando Inroga, e quello dell’Energia, Salvador Namburete. Alla guida della delegazione di aziende italiane c’era l’ambasciatoreitaliano, Carlo Lo Cascio.
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