Il lavoro, la democrazia e la tenuta del modello sociale europeo al tempo della crisi. Se ne parlerà a Londra da domani, venerdì 7 ottobre, giornata mondiale del lavoro ‘dignitoso’, nel corso del seminario internazionale promosso dalle Acli con il sostegno del Centro europeo per i problemi dei lavoratori (Eza). “Work, partecipation, democracy, people, rights, civil economy”: sono i temi che verranno affrontati fino a domenica 9 ottobre, presso l’Ibis London Earls Court Hotel (47, Lillie Road Earl’s Court). L’iniziativa è finanziata dall’Unione europea con il patrocinio del Comitato economico e sociale europeo (Cese).
«Il lavoro è tornato al centro di un dibattito sempre più preoccupato e allarmato – scrivono le Acli – La discussione europea sul “lavoro dignitoso” ha guardato finora fuori dai propri confini. Oggi la crisi economica ha riportato la questione nel cuore della vecchia Europa, dove il lavoro sempre meno garantisce accesso alla cittadinanza e sempre meno costituisce strumento di emancipazione. Quell’obiettivo della “buona occupazione” che la società della conoscenza avrebbe dovuto garantire appare sempre più lontano, soprattutto per i giovani e le donne. La stessa rappresentanza del lavoro non sembra più in grado di dare risposte adeguate».
A “Donne e giovani nel mercato del lavoro: condizioni oggettive e strategie individuali” è dedicata la sessione d’apertura del seminario, domani pomeriggio, 7 ottobre (ore 14.30). Intervengono: Piergiorgio Sciacqua, co-presidente Eza; Gijs Van Houten, responsabile per la ricerca di Eurofound; Martin Oelz, specialista giuridico dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil); Luca Jahier, presidente del terzo gruppo Cese.
Sabato mattina, 8 ottobre, la seconda sessione dedicata alle “Politiche attive del lavoro e la riduzione delle disuguaglianze sociali”. L’intervento introduttivo è affidato a Conny Reuter, presidente della Social Platform. Portano il loro contributo: Bogdan Iuliu Hossu, presidente della Confederazione sindacale nazionale romena “Cartel Alfa”; Alfons Collado, del Movimento europeo dei lavoratori cristiani, già presidente dell’Acciò Catòlica Obrera (Aco).
Nel pomeriggio, la terza sessione: “Nuove rappresentazioni sociali del lavoro e forme della rappresentanza”. Verrà presentata una ricerca, realizzata dalla Federazione delle Acli internazionali (Fai), sulle aspettative dei giovani europei di 9 paesi su lavoro e rappresentanza. Parteciperanno tra gli altri: Alison Tate, direttore delle Relazioni esterne della Confederazione internazionale dei sindacati; Giuseppe Porcaro, segretario generale del European Youth Forum; Marco Cilento, consigliere della Confederazione europea dei sindacati; Georg Hupfauer, presidente del Movimento cattolico dei lavoratori tedeschi (Kab).
Domenica mattina, 9 ottobre, si tiene la sessione conclusiva del seminario: “Lavoro, partecipazione, democrazia. Il modello sociale europeo alla prova della crisi”. Saranno presenti oltre 200 aclisti provenienti dai circoli di tutta la Gran Bretagna, guidati dal presidente delle Acli inglesi Lorenzo Losi. Interverranno: l’ambasciatore d’Italia a Londra, Alain Giorgio Maria Economides; il vicepresidente nazionale delle Acli, Michele Consiglio, responsabile della Rete mondiale aclista; il corrispondente Rai da Londra, Antonio Caprarica. Le conclusioni finali sono del presidente nazionale delle Acli e della Fai, Andrea Olivero. Porterà i suoi saluti durante il seminario il nunzio apostolico in Gran Bretagna, l’arcivescovo Antonio Melloni.
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