Mario Monti, rigettato dagli italiani in Italia, ha conseguito un ottimo risultato elettorale tra i connazionali all’estero, soprattutto in Europa. Fatto questo sorprendente, a dimostrazione della nostra capacita’ di valutazione dell’operato dei nostri governanti. Proprio il governo Monti, a nostra memoria, aveva creato i presupposti affinche’ la questione Imu fosse gestita nel modo che tutti sappiamo e per il quale gli interessati si erano sentiti ingiustamente trattati.
Coerentemente alle nostre rivendicazioni, ci si sarebbe aspettato nei confronti del massimo responsabile una reazione diversa. Noi all’estero dimostriamo di amare il nostro Paese al di là dei nostri interessi personali, dotati di un alto senso di altruismo!
Tuttavia, dopo le elezioni abbiamo in Italia una nuova costellazione che, a mio avviso, suscita molto interesse e dalla quale si possono trarre fondati motivi per essere fiduciosi. Finalmente un’ondata di grande novità anche se non del tutto al momento percepibile e tangibile.
Da nessuno finora in campagna elettorale avevo sentito pronunciare con tanta naturalezza, credibilita’ e intensita’ una semplice frase, volendo anche scontata ma di grande effetto e pregnanza, che ho apprezzato moltissimo: "In questo Paese la legalità deve diventare una normalità". Essa racchiude tutto un programma in cui posso identificarmi e augurami che esso trovi una tale fisionomia.
Sono sicuro che le difficolta’ di questo immediato dopo elezioni troveranno una soluzione al piu’ presto, ma sento che siamo ad una volta cruciale, alla vigilia di un cambiamento effettivo.
Il simbolo di questo cambiamento e’ rappresentato e raffigurato dal volto di quei due giovani, una venticinquenne ed un trentenne, candidati eletti, che ho avuto modo di vedere ieri per la prima volta durante un’intervista in televisione mentre sul loro viso traspariva onesta’, competenza e vitalita’, infondendo in me fiducia e speranza nel futuro e la consapevolezza di essere arrivati ad un punto di non ritorno.
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