"Diversamente da quanto pensano e scrivono i docenti che si riconoscono nel "Gruppo DES – Docenti degli Enti Gestori in Svizzera", il vero obiettivo della manifestazione di protesta organizzata a Basilea sabato 5 maggio dal "Gruppo a sostegno dei corsi di lingua e cultura" non è quello di "liquidare definitivamente gli enti gestori e difendere senza se e senza ma il contingente ministeriale inviato da Roma", ma di dar corso ad una mobilitazione, auspicabilmente unitaria, mirata a sensibilizzare l’opinione pubblica e i rappresentanti dell’attuale governo sullo stato di emergenza in cui si verranno a trovare buona parte degli scolari se non si reperiscono rapidissimamente delle risorse aggiuntive da destinare agli enti gestori. Tutto qui!".
Questa la precisazione del Gruppo a sostegno dei corsi di Lingua e Cultura italiana che così replica alle accuse del Gruppo Des.
Per il Gruppo a sostegno della manifestazione di domani, "il fatto che alcuni partiti italiani, attraverso loro dirigenti nazionali, abbiano deciso di sostenere l’iniziativa, non può che essere salutato positivamente e va ritenuto un primo risultato dell’iniziativa. Così come – sottolineano ancora – il sostegno espresso da membri del CGIE, esponenti dei Comites, ecc.. Se il disagio e la protesta dei genitori e dei docenti non raccoglie un sostegno politico e sociale il più vasto e unitario possibile, è infatti difficile riuscire a intervenire sulle scelte del governo".
Concludendo, i promotori della manifestazione invitano "tutti i docenti che si riconoscono nel “Gruppo DES” a partecipare all’Assemblea esprimendo le loro opinioni e proposte".
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