L’onorevole La Marca è intervenuta giovedì mattina nell’assemblea plenaria del CGIE con un intervento che è andato oltre il consueto saluto di un parlamentare ai rappresentanti della comunità italiane all’estero.
L’onorevole italo-canadese, infatti, ha detto di voler deliberatamente rinunciare alle considerazioni e ai toni di circostanza tralasciando le cose che ognuno si vorrebbe sentir dire o l’affermazione che “in un modo o l’altro, il nostro futuro sia assicurato. Perché non lo è per nessuno di noi dell’estero e questa e’ la pura, sebbene amara, realtà”.
“Mi rifiuto di lusingarvi – ha proseguito l’onorevole La Marca – perché la realtà e’ che noi – parlamentari, membri del CGIE e Comites – ci battiamo quotidianamente nel nostro piccolo per farci valere, per ricordare al governo italiano che noi non siamo un peso di troppo, che noi non siamo cittadini di seconda classe – anzi! – e che anche se preferirebbe chiudere due occhi e non uno alle nostre questioni, noi glielo impediamo di fare. Il nostro senso di comunità ci dà la forza di persistere ed andare avanti”.
La Marca ha poi richiamato le questioni sulle quali si è impegnata a livello parlamentare negli ultimi tempi, a partire dalla legge 606 sulla cittadinanza, in discussione con altre nella commissione Affari costituzionali, di cui è prima firmataria: “la capacità della donna di trasmettere la cittadinanza ai suoi discendenti dopo averla persa per matrimonio con uno straniero, è un diritto fondamentale ed il non poterlo fare è non soltanto arcaico, ma anche incostituzionale”. Ha poi continuato, ricordando di avere sempre cercato di trovare soluzioni ai problemi concreti degli italiani all’estero. “Proprio per questo ho dedicato una buona parte della mia attività parlamentare ad iniziative mirate a chiedere una migliore tutela dei nostri connazionali in materia di sicurezza sociale, di assistenza sanitaria e di fiscalità”.
“Per tutelare meglio i diritti previdenziali degli italiani nel mondo – ha proseguito – ho chiesto il rinnovo dei tanti accordi di sicurezza sociale oramai obsoleti ed in particolare di quelli italo-canadesi e italo-statunitense. Infatti il Consiglio dei ministri ha recentemente approvato l’accordo con il Canada che ora deve arrivare in Parlamento per la ratifica finale; ho interrogato il Ministero delle Finanze chiedendo di eliminare la doppia imposizione fiscale delle pensioni erogate dall’Inps in Canada e anche in questo caso spero che il Governo mi risponderà presto positivamente”.
La Marca ha fatto ancora riferimento al suo impegno per una riforma moderna del sistema di tutela sanitaria a favore dei cittadini italiani residenti all’estero o che si recano a lavorare all’estero, ed in particolare l’estensione delle cure ospedaliere urgenti gratuite a tutti i cittadini italiani iscritti all’Aire che rientrano in Italia per soggiorni temporanei, compresi i nati all’estero. Ha richiamato anche la sua sollecitazione a stipulare accordi per l’assistenza sanitaria con il Canada e con gli Stati Uniti in mancanza dei quali gli italiani che si recano in Nord America e i nord americani, anche quelli di origine italiana, che vengono in Italia per turismo, devono ricorrere ad assicurazioni private molto costose. Ha sollecitato inoltre il Ministero dei Trasporti a concludere accordi con Canada e Stati Uniti per la conversione e il riconoscimento delle patenti di guida.
L’on. La Marca ha concluso affermando; “Sebbene io non possa promettervi che tutte le nostre iniziative vadano a buon fine, posso tuttavia promettervi la mia buona fede, la mia persistenza ed il mio impegno totale”.
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