“Ho partecipato a Modena con soddisfazione al tradizionale incontro che nella Festa dell’Unità è riservato all’emigrazione, quest’anno dal titolo ‘Gli italiani all’estero: una risorsa per il Paese’. Presenti, oltre al responsabile del dipartimento Pd Mondo, Luciano Vecchi, la vice Ministro degli Esteri, Marina Sereni, e i rappresentanti di organizzazioni territoriali di diverse aree del mondo. Migliaia i collegamenti a distanza.
Nel mio intervento ho invitato prima di tutto a non declinare in modo convenzionale il tema dell’incontro e a considerare la contraddizione che obiettivamente si apre nel momento in cui la rappresentanza parlamentare estera sia ridotta di un terzo.
Pur ribadendo con chiarezza il mio orientamento a favore del No nella consultazione referendaria, ho poi invitato i responsabili delle organizzazioni del partito a tutti i livelli a un immediato impegno organizzativo nelle singole ripartizioni nel caso la rappresentanza venga effettivamente ridotta, a partire da quella del Nord e Centro America, per costruire una larga coalizione di forze capace di battere la destra, che si presenterà unita.
Questo nuovo protagonismo del PD sarà tanto più riconosciuto se saprà interpretare fino in fondo l’esigenza di riorganizzare le cose dopo la devastazione della pandemia. In questo senso, ho fatto due esempi. Il primo è quello del pieno ritorno alla normalità dei servizi consolari ai connazionali e alle imprese, già insufficienti per la cronica carenza di personale. È una necessità impellente e un importante biglietto da visita verso l’opinione pubblica degli Stati esteri.
Il secondo esempio riguarda uno dei campi di eccellenza per l’Italia, la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo. La fine del Fondo quadriennale ci impone un impegno straordinario per evitare una regressione generalizzata in campo culturale.
Ho concluso il mio intervento invitando a un maggiore gioco di squadra tra partito, circoli, eletti all’estero, maggioranza e governo per fare in modo che anche con il determinante contributo del PD, primo partito all’estero, la “risorsa” italiani nel mondo possa veramente sprigionare le sue potenzialità”. Lo dichiara in una nota l’On. Francesca La Marca, Pd, eletta nel Nord e Centro America e residente in Canada.