I dati parlano chiaro. Non conosciamo (ancora) tutti i nomi degli eletti all’estero della nuova legislatura, ma i dati che riguardano le forze politiche non lasciano spazio a dubbi: il PdL all’estero è stato distrutto, annientato, spazzato via. Forse solo in Europa il Popolo della Libertà sarà in grado di eleggere un deputato. Nel resto del mondo, il partito guidato da Silvio Berlusconi e Angelino Alfano ha perso alla grande.
E’ facile immaginare dunque fin da ora che nè Amato Berardi né Basilio Giordano, parlamentari uscenti eletti nel Nord e Centro America, rientreranno in Parlamento. Non farà ritorno a Palazzo Madama nemmeno Raffaele Fantetti, senatore eletto in Europa. E nella nuova legislatura non sarà a Roma Juan Esteban Caselli, senatore PdL molto chiacchierato, che resterà così nella sua Argentina. Persino Beppe Angeli, deputato uscente del PdL eletto in Sud America, è stato fatto fuori dal voto degli elettori.
Insomma, una sconfitta eccezionale per il PdL. Del resto, conosciamo molto bene la politica che il partito ha proposto agli italiani all’estero in questi ultimi anni: oltre ai tagli, oltre alla strafottenza di via dell’Umiltà nei confronti del mondo dell’emigrazione, c’è solo uno zero assoluto. PdL schiacciato dalla lista Monti, che all’estero è riuscita a volare alto, anzi altissimo. Gli italiani nel mondo di Silvio Berlusconi non ne vogliono più sentire nemmeno parlare: il Cavaliere – quello secondo cui “gli italiani all’estero non dovrebbero votare perché non pagano le tasse in Italia "– è stato spappolato ovunque.
Nei prossimi giorni avremo modo di analizzare meglio e commentare in maniera più approfondita questa (annunciata) debacle, ma fin da ora è chiaro che il centrodestra italiano oltre confine è stato distrutto. Probabilmente, si è distrutto con le proprie mani. E come si dice, chi è causa del suo mal…
Twitter @rickyfilosa
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