“Migliorare l’offerta televisiva all’estero, affrontare il problema del criptaggio e investire per una programmazione di qualità rivolta agli italiani nel mondo”. E’ quanto ha chiesto la componente dell’Ufficio di presidenza PD alla Camera, Laura Garavini, in Commissione trasporti e comunicazioni, raccogliendo la disponibilità del Governo. Per voce del viceministro dello Sviluppo economico, Antonio Catricalà, il Governo si é infatti impegnato ad inserire obblighi puntuali nel contratto di servizio con la Rai, in via di definizione, al fine di rendere fruibile la programmazione del servizio pubblico anche all’estero.
“Dopo diversi interventi parlamentari stiamo registrando qualche piccolo miglioramento nell’offerta della Rai per l’estero”, ha affermato la deputata. “Su internet è stata aperta la piattaforma RAI World che offre in diretta i servizi d’informazione e, dopo sette giorni, l’intera programmazione della Rai. Tuttavia, ci sono ancora margini di miglioramento per i servizi on-line di Rai World”, ha aggiunto, “ad esempio si potrebbe valutare l’apertura di un canale streaming dedicato agli italiani all’estero, che raccolga quotidianamente tutti i contenuti Rai non coperti da vincoli geografici”.
Laura Garavini ha puntualizzato, inoltre, “come anche via satellite, la strada da seguire non sia quella dei tagli. Servono investimenti mirati a migliorare la qualità della programmazione dei canali dedicati agli italiani all’estero e a combattere il criptaggio dei canali tradizionali”.
“Su internet, via satellite e su tutte le piattaforme di trasmissione, occorre superare la geolocalizzazione su base nazionale dei programmi”, ha detto la deputata PD. “E’ opportuno che il Governo italiano operi nel quadro delle istituzioni UE affinché nella gestione dei diritti di proprietà intellettuale nel settore audiovisivo si attui una rapida evoluzione verso modelli europei. L’obiettivo è quello di arrivare al rilascio di licenze multiterritoriali, che consentano alle varie emittenti TV di trasmettere la loro programmazione su tutto il territorio europeo, senza essere vincolati ai confini nazionali”.
“Sempre più cittadini europei risiedono temporaneamente o permanentemente in uno Stato UE diverso da quello di origine”, ha concluso Laura Garavini. “L’abbattimento dei vincoli territoriali comporterebbe importanti benefici per tutti questi cittadini, che avrebbero la possibilità di continuare a seguire la trasmissione dei loro programmi o eventi preferiti anche se si trovano all’estero”.
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