Il ministro degli Esteri Franco Frattini si trova in questi giorni in Cina per stringere una più stretta alleanza con il paese asiatico e per attrarre in Italia investimenti cinesi, oltre che per sviluppare una partnership industriale tra imprese e distretti.
In particolare, il titolare della Farnesina è in visita nella provincia del Guandong, "cuore pulsante" dell’economia e del dinamismo cinese. Il ministro, con il segretario del partito della provincia, ha siglato un accordo di collaborazione economica e per uno scambio formativo di studenti cinesi in Italia e viceversa, un accordo "pilota" che guarda più lontano verso una sempre più stretta alleanza a 360 gradi sul fronte economico-commerciale.
La Cina ha ingenti risorse da investire in un momento in cui l’Europa è alle prese con politiche di austerity. La visita del capo della diplomazia italiana assume quindi anche un alto valore propositivo: l’Italia, attraverso Frattini, presenta alla Cina le proprie "credenziali". Il nostro Paese ha rassicurato sui propri conti Pechino, invitandola a continuare a comprare titoli di Stato e ad investire anche nel Sistema Italia.
Le relazioni con la Cina, comunica la Farnesina, sono da sempre "eccellenti". Nell’agenda di Frattini, in ogni caso, presenti gli interessi commerciali ed economici Italia-Cina, verso l’obiettivo del raddoppio dell’interscambio a 90 miliardi di dollari da oggi (che sono a quota 45 miliardi) al 2015.
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