Sarà davvero soppressa la Circoscrizione estero? Personalmente, ho forti dubbi. Mettiamo per ipotesi che davvero venga abolita; cosa rimarrà agli italiani nel mondo – dopo la chiusura di alcune sedi diplomatiche sia in Europa che nel resto del mondo, chiusura che è iniziata sotto il governo Prodi -, a chi si potranno rivolgere i connazionali, visto che nemmeno Comites e Cgie sono capaci di risolvere i problemi degli italiani all’estero?
Il Governo sta giocando col fuoco. Potrei lanciare una provocazione: boicottiamo, come chef italiani nel mondo, i prodotti alimentari made in Italy. Non è un dramma se per una settimana o due compriamo i prodotti cinesi, tanto li compriamo già, non e’ un’etichetta che fa la differenza. Una provocazione, ripeto: non è certo nostra intenzione fare pagare al made in Italy gli errori della nostra politica.
I parlamentari all’estero per dignità e per coerenza politica, anche alla luce dei comunicati stampa che hanno emesso, dovrebbero rimettere il loro mandato nelle mani del popolo; lo faranno se la proposta Calderoli venisse davvero confermata? Ho i miei dubbi: certamente non hanno contribuito in nessun modo affinché quella norma sull’abolizione venisse eliminata. Non è con una lettera o con un comunicato stampa che ci si pulisce la faccia, cari eletti all’estero: siate uomini e non caporali.
ItaliaChiamaItalia e altre testate in questa ultima settimana hanno cercato di far chiarezza: alcuni deputati eletti all’estero qualche giorno fa ci avevano assicurato che la Circoscrizione estera non sarebbe stata toccata. Oggi leggo che il ddl di Calderoli è stato approvato così come e’ stato scritto dal firmatario: è vero o sono soltanto fantasie giornalistiche dei giornali del Cavaliere?
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