I deputati di Forza Italia Jole Santelli, Maurizio Felice D’Ettore, Valentina Aprea, Alessandro Cattaneo, Fucsia Fitzgerald Nissoli, Sestino Giacomoni, Andrea Mandelli, Stefano Mugnai, Antonio Palmieri, Renata Polverini, Stefania Prestigiacomo, Laura Ravetto, Gloria Saccani, Paolo Zangrillo hanno presentato una interpellanza al ministro dell’economia Tria perche’ assuma le opportune iniziative per arrivare a un’interpretazione autentica sui requisiti necessari a usufruire delle agevolazioni fiscali finalizzate al ‘rientro dei cervelli’ in Italia.
Per l’on. Santelli “lo Stato deve rispettare i patti sul rientro dei cervelli. Deve intervenire il governo, perche’ non si puo’ tradire la fiducia di chi ha accolto la richiesta dell’Italia ed ha lasciato contratti all’estero per far crescere il nostro Paese”.
Si legge nell’atto che “gli incentivi fiscali introdotti nell’ambito della legge ‘controesodo’, approvata dal governo Berlusconi nel 2010, mirata a favorire il rientro dei ‘cervelli’, aveva attratto circa 7mila emigrati in tre anni, permettendo a migliaia di scienziati italiani all’estero di tornare nel loro Paese. Nel 2017 l’Agenzia delle Entrate ha stabilito con circolari interpretative e in modo retroattivo che all’agevolazione fiscale hanno diritto solo i ricercatori iscritti l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. A causa di tali circolari interpretative ai non iscritti all’Aire sono arrivate cartelle esattoriali e si trovano a dover pagare un conto salato. Alcuni scienziati e ricercatori hanno denunciato di aver ricevuto richieste di rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate, con sanzioni che in alcuni casi superano addirittura i 100mila euro”.
“E’ dunque necessario – spiegano i deputati azzurri – un intervento del ministro Tria che scongiuri il sorgere di contenziosi, superando le incertezze interpretative, che rischiano di minare l’affidabilita’ dell’intero sistema Italia”.