Marco Fedi, Pd, deputato eletto all’estero e residente in Australia, ha partecipato a un seminario sul voto degli italiani nel mondo, presso la School of Government della LUISS. Secondo Fedi, “l’esercizio in loco del diritto di voto merita una definitiva collocazione costituzionale e istituzionale in un quadro di regole condiviso. La circoscrizione Estero è stata una risposta concreta, possiamo ripensarla, ma dobbiamo salvaguardare pienamente il principio dell’effettivo esercizio del voto dei cittadini italiani residenti all’estero”. “Non possiamo accettare diritti e doveri dimezzati. Per troppo tempo – ha continuato il parlamentare – il diritto di voto degli italiani all’estero è stato puramente virtuale perché quasi nessuno poteva tornare in Italia per votare. La circoscrizione Estero e il voto per corrispondenza, sia pure con limiti e contraddizioni, hanno appianato questo deficit di democrazia. Oggi, se i rappresentanti degli italiani all’estero fossero esclusi dalla Camera riformata, che vota la fiducia al Governo, ritorneremmo ad un sistema di voto parziale”.
“Deputati e Senatori eletti nella circoscrizione Estero, nata come strumento attuativo dell’esercizio in loco del diritto di voto, rappresentano una grande opportunità per l’Italia. Offrono un legame diretto con le comunità nel mondo, garantiscono un collegamento politico, sociale ed economico con le società di emigrazione, consentono immediatezza nel confronto con le legislazioni di altri Paesi e raccordano la presenza organizzata dei partiti italiani nel mondo con la rete delle forze politiche e sociali dei Paesi di residenza delle nostre comunità”. In conclusione Fedi ha manifestato il proposito di organizzare un incontro, assieme agli altri eletti all’estero del Pd, sul valore aggiunto che la rappresentanza dell’estero può arrecare sul piano sociale, economico e politico.
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