“In seguito alle nostre prese di posizione e all’interrogazione al Ministero del Lavoro, l’INPS ha finalmente emanato un messaggio dove vengono accolte le nostre richieste di prendere in considerazione la contribuzione estera ai fini del perfezionamento del requisito contributivo per il diritto all’Ape Sociale”. Lo dichiarano in una nota i deputati PD Estero, Marco Fedi e Fabio Porta.
“Fermo restando quindi il requisito della residenza in Italia, il diritto all’Ape Sociale (anticipo dell’età pensionabile) potrà essere maturato anche con l’utilizzo dei contributi versati all’estero che erano stati precedentemente esclusi.
Infatti con il Messaggio n. 4170 intitolato “Valutazione della contribuzione estera ai fini del requisito contributivo necessario per accedere all’indennità di Ape Sociale di cui all’Articolo 1 commi da 179 a 186 della legge n. 232 del 2016 PER LA DOMANDE PRESENTATE DAL 16 LUGLIO AL 30 NOVEMBRE 2017” , l’Inps informa che all’esito della prima fase di applicazione della norma sull’Ape Sociale, correlata all’invio delle domande di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio entro il 15 luglio u.s., è emerso che la platea dei destinatari sarà presumibilmente inferiore rispetto a quella prevista e, conseguentemente, ai fondi stanziati, e che le domande per il riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’Ape Sociale presentate oltre il 15 luglio 2017 ed il 31 marzo 2018 e, comunque, non oltre il 30 novembre di ciascun anno, sono prese in considerazione esclusivamente se, all’esito del monitoraggio residueranno le necessarie risorse finanziarie. Cosa quindi avvenuta quest’anno”.
“Perciò, ci dice l’Inps nel suo messaggio, al fine di favorire, in questa seconda fase di monitoraggio che terminerà il 30 novembre 2017, l’ingresso di potenziali beneficiari con contribuzione estera che sono stati inizialmente esclusi per difetto del requisito contributivo, è possibile su concorde parere del Ministero del lavoro e delle politiche sociali espresso con nota del 6.10.2017 prot. n. 6956 consentire il perfezionamento del requisito contributivo minimo per l’accesso all’Ape Sociale totalizzando i periodi assicurativi italiani con quelli esteri, maturati in Paesi UE, Svizzera, SEE o extracomunitari convenzionati con l’Italia”.
“Le domande di certificazione delle condizioni di accesso al beneficio dell’Ape Sociale presentate in data successiva al 15 luglio 2017 – concludono Fedi e Porta – dovranno essere istruite, o se già istruite, riesaminate, alla luce del criterio esposto nel presente messaggio”.
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