Il Decreto Milleproroghe approvato oggi dalla Camera prolunga di un anno la franchigia per i lavoratori frontalieri sottoposti a doppia tassazione, così come insistentemente richiesto dalle organizzazioni sindacali e dagli interessati. L’entità della franchigia si abbassa da 8.000 euro annui a 6.700, ma considerando i tempi che corrono in materia di finanza pubblica e il vincolo del riequilibrio dei conti dello Stato credo si possa dire che la misura risponda in buona parte alle attese diffuse.
Non è stato facile arrivare a questo risultato. Il Governo, forte del parere contrario della Ragioneria dello Stato, aveva inizialmente espresso parere negativo ad un mio emendamento al riguardo e ad un’analoga richiesta dei colleghi del Pd Braga, Vannucci, Marchioni e di altri schieramenti. La situazione si è riaperta all’ultimo momento in sede di contrattazione. Solo per l’insistenza dei nostri parlamentari della commissione finanze alla fine si è riusciti a portare a casa un risultato diventato ormai insperato. La decisione deve essere letta, dunque, non come un abbassamento del livello della franchigia, ma come il recupero di una misura di equità che rischiava di affondare nelle sabbie mobili del risanamento finanziario.
Esprimo soddisfazione per un risultato che sembrava ormai dissolversi nelle difficoltà del momento e mi congratulo con i colleghi della commisiione finanze che hanno speso la loro tenacia perché si arrivasse ad un esito positivo. Mantenere gli impegni presi è certamente un dovere per chi ha ricevuto un mandato popolare, ma nelle gravi difficoltà di oggi non è né facile né scontato.
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