Ogni tanto Eugenio Sangregorio torna a farsi sentire. Residente in Argentina, eletto deputato nella ripartizione estera alle ultime Politiche, il presidente dell’USEI – Unione Sudamericana Emigrati Italiani, insiste: è necessario rafforzare la collaborazione tra l’Italia e il Sud America.
Oggi la Camera ha dato il via libera alla ratifica di alcuni trattati internazionali, tra cui quello tra Italia e Colombia sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Roma il 16 dicembre 2016. Il gruppo Noi Con l’Italia – Cambiamo – USEI annuncia il voto favorevole.
“I trattati che confermiamo vanno nella direzione della presenza italiana nel Mondo – commenta Sangregorio – e pertanto è auspicabile che su questi temi ci sia il massimo di consenso da parte del Parlamento. In particolare, vorrei soffermarmi sui primi due accordi che oggi andiamo a ratificare. Quello con la Colombia e quello con Uruguay”.
“Considero particolarmente importanti i rapporti di collaborazione con i Governi dei Paesi dell’America Latina in generale. Non dobbiamo mai dimenticare che in quelle parti del pianeta vivono, studiano, lavorano e fanno impresa decine di milioni di cittadini di origine italiana. Non dobbiamo dimenticare che c’è un’altra Italia all’estero, fatta di donne e uomini che si considerano orgogliosamente italiani”.
Continua Sangregorio: “Dobbiamo avere la consapevolezza che queste persone sono una grande risorsa e soprattutto una potenzialità sulla quale investire anche per l’economia delle nostre imprese e del nostro Paese. Concludo formulando l’auspicio che la collaborazione tra il Governo italiano e i Governi dei Paesi del Sud America possa essere sempre più rafforzata e indirizzata verso crescenti interscambi di collaborazione politica e culturale, e soprattutto economico e commerciale”.
Poi il presidente USEI si rivolge ai propri colleghi parlamentari eletti all’estero: “Care colleghe e cari colleghi, gli italiani nel mondo sono i migliori ambasciatori del nostro prodotto italiano. Il compito dei parlamentari, come me, eletti all’estero, non è solo quello di tutelare la cultura e gli interessi dei nostri connazionali, ma anche quello di far comprendere sempre di più le forti potenzialità che gli italiani emigrati, originari di tutte le regioni del nostro splendido Paese, rappresentano”.
Vero. Però per questo bisognerebbe lavorare duro, ogni santo giorno, senza mai fermarsi, perché c’è molto da fare. Eppure a chi osserva da fuori, a giudicare dagli atti prodotti e dai risultati ottenuti, sembra che Sangregorio sia andato a Roma a fare una lunga vacanza, e pure ben pagata. Ci auguriamo possa recuperare il tempo perso da qui in avanti.