“La RAI ha il dovere di garantire il servizio d’informazione anche agli italiani all’estero. Gli impegni assunti nel contratto di servizio non possono risolversi in semplici enunciazioni di principio”. Lo dice la deputata del Partito Democratico eletta nella circoscrizione Europa, Laura Garavini, presentando un’interrogazione parlamentare al Consiglio d’Amministrazione RAI. Con il Commissario di vigilanza RAI Vinicio Peluffo, e con i deputati Pd eletti all’estero Gianni Farina, Marco Fedi e Fabio Porta, la deputata Pd ha chiesto al CdA della RAI d’intervenire concretamente per superare il problema del criptaggio delle trasmissioni e per migliorare la qualità della programmazione rivolta alle comunità all’estero.
“L’Italia ha interesse a integrare l’offerta culturale per l’estero”, spiega Vinicio Peluffo. “In una fase economica difficile come quella attuale, servono politiche di comunicazione che valorizzino il nostro Paese e rafforzino la promozione dei prodotti italiani e del turismo. Costruire un solido ponte tra la RAI e le nostre comunità nel mondo rende più efficace il processo d’internazionalizzazione del Paese”.
“Nel corso della legislatura abbiamo ripetutamente chiesto uno sforzo affinché anche gli italiani all’estero possano fruire del servizio pubblico televisivo”, dice Garavini. “Il Governo Berlusconi continua a disinteressarsi della questione, ma il CdA della RAI non può ignorare che ciò favorirebbe in particolare lo sviluppo dell’azienda, sia in termini economici che d’immagine”.
“L’oscuramento delle trasmissioni va limitato. Per la programmazione via satellite si valutino le soluzioni collaudate da altre emittenti, come la ‘card di decriptaggio’. Su internet invece, chiediamo l’apertura di un canale che raccolga quotidianamente tutti i contenuti della Rai non coperti da vincoli geografici” concludono i deputati PD. “Servono interventi concreti e immediati che rispondano agli obiettivi di portare la cultura italiana ad un più vasto pubblico internazionale e a mantenere vivo il legame degli italiani all’estero con il Paese d’origine”.
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