Piu’ che una medal race dovrebbe trattarsi di un match race: in palio, c’e’ la medaglia di bronzo. La coppia velica formata da Gabrio Zandona’ (skipper) e Pietro Zucchetti (prodiere) provera’ domani nella finale della classe 470 in programma nelle acque del bacino di Weymouth a strappare agli argentini Calabrese e de la Fuente quel terzo posto che significherebbe il podio. I due azzurri arrivano in finale da quarti in classifica, a soli tre punti dagli argentini, ma troppo distanti dai primi due equipaggi, gli australiani Belcher e Page e i britannici Patience e Bithell, che si contenderanno l’oro. Costellato di qualche alto e basso di troppo il cammino dei due azzurri per puntare a qualcosa di piu’, ma abbastanza buono da poter aspirare a una medaglia che alla vigilia in pochi pronosticavano.
Romano di 35 anni, Zandona’ e’ alla terza Olimpiade. Decimo ad Atene 2004 e quinto a Pechino 2008, l’esponente della Marina Militare spera di coronare una carriera che lo ha visto anche oro al mondiale del 2003, un trofeo che all’epoca mancava alla vela azzurra da ben 18 anni. Nel suo palmares anche un oro ai Giochi del Mediterraneo del 2009. Bresciano di Gussago, Pietro Zucchetti gareggia per le Fiamme Gialle. L’incontro con Zandona’ avviene quasi per caso quando il bresciano, che fino ad allora gareggiava nei 49er, deve separarsi da Angilella per i problemi alla schiena che affliggono quest’ultimo. I risultati tardano ad arrivare ma tra i due si instaura un buon feeling. Negli ultimi mesi di preparazione alle Olimpiadi li affianca un maestro della vela come Luca De Pedrini, il ct della vela azzurra alle spalle di tante vittorie di Alessandra Sensini.
La gara: dieci i concorrenti, tre i giri da fare per una distanza da percorrere di mezzo miglio. In una finale che da regolamento assegna punti doppi, saranno fondamentali gli scontri diretti: per questo alla riunione tecnica di oggi ha partecipato anche Roberto Ferrarese per un utile ripasso delle regole del match race. Non ci sara’ spazio per i tatticismi: gli argentini non possono consentirsi di marcare solo gli italiani, visto che altri due equipaggi possono inserirsi dalle retrovie nella lotta per un bronzo. Per gli azzurri sara’ fondamentale, per attaccare la terza posizione, lasciarsi dietro gli argentini almeno di una barca. Comunque vada, un record a casa lo porteranno: la vittoria di una regata all’Olimpiade (cosa avvenuta nel secondo giorno di gare) nella classe 470 e’ un fatto a suo modo storico che non accadeva da Montreal 1976, quando Roberto Vencato e Roberto Sponza, riuscirono nel colpaccio sul lago Ontario.
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