Un bilancio delle attività di cooperazione portate avanti con la popolazione della Striscia di Gaza. È quello che l’Italia ha stilato a Gerusalemme, nella conferenza “People of Gaza”, in cui sono stati illustrati i risultati raggiunti nel 2010 dal programma emergenza della Cooperazione Italiana, costruito anche attorno alla promozione dell’arte e al sostegno al settore culturale e socio-educativo. L’evento è servito anche per presentare il libro “Art workshops in Gaza” e il documentario “About Gaza”. Quest’ultimo racconta la vita della popolazione gazawi e l’intervento dei cooperanti italiani nella Striscia, attraverso la voce di una famiglia beduina, di un giovane che per vivere raccoglie i rifiuti e di un gruppo di medici dell’ospedale di Gaza City. La pubblicazione “Art workshops in Gaza” è invece il frutto di sei laboratori artistici condotti nel 2010 dall’Ong Educaid all’interno di scuole e asili dislocati nella Striscia, e testimonia l’espressività dei più giovani, che grazie a queste iniziative hanno intrapreso un percorso di crescita e di rielaborazione dei traumi subiti. L’arte e la cultura sono ambiti fondamentali in cui investire per sostenere la crescita dei bambini e degli adolescenti che a Gaza costituiscono più della metà della popolazione. All’evento hanno preso parte – tra gli altri – il console italiano aggiunto, Roberto Storaci, e il direttore dell’Unità tecnica locale (Utl) della direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina a Gerusalemme, Silvano Tabbò. Quest’ultimo nell’occasione ha annunciato che l’impegno dell’Italia si consolida nel 2011 con ulteriori 2,5 milioni di euro per nuovi progetti a Gaza e a Gerusalemme Est.
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