Luigi Di Maio, intervenendo in videoconferenza alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero, ha sottolineato che dopo il referendum “si apre una stagione di riforme delle procedure elettorali, sia in Italia che all’estero, a cui il Cgie saprà contribuire”. Per il ministro degli Esteri “è giunto il momento di attuare la riforma del voto all’estero: sono sicuro che fornirete il vostro contributo. La rete diplomatica, i Comites e il Cgie condividono il compito di rafforzare i legami con gli italiani all’estero”.
Si tratta della prima plenaria online del Cgie, che normalmente si svolge almeno una volta l’anno alla Farnesina. La riunione ha all’ordine del giorno un unico argomento: le politiche dell’Italia per gli italiani all’estero nella fase precedente, attuale e post pandemia da Coronavirus.
Seduto al fianco del ministro Di Maio c’è il Sottosegretario agli Esteri Sen. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero.
Di Maio ha precisato di seguire “con estrema attenzione le attività delle comunità italiane all’estero”, aggiungendo che il ministero degli Esteri accompagna queste comunità con tutti i mezzi a sua disposizione.
Per il titolare della Farnesina “i risultati del referendum in termini di affluenza danno atto dell’enorme sforzo della rete consolare per consentire seppur in condizioni critiche il diritto al voto”.
Di Maio ha evidenziato quando sia grande “l’attaccamento degli italiani all’estero verso la madre patria, le nostre comunità si sono offerte di aiutare l’Italia durante la pandemia” e “anche nel momento più difficile la Farnesina è vicina agli italiani all’estero”.
“La rete consolare – ha sottolineato il capo della diplomazia italiana – ha lavorato in condizioni senza precedenti, permettendo a oltre 100 mila connazionali di tornare a casa. L’esigenza prioritaria è tutelare la salute dei connazionali”.
Poi il ministro ha assicurato che l’impegno del ministero degli Esteri “è quello di promuovere un’ampia partecipazione al rinnovo dei Comites, anche attraverso la sperimentazione del voto elettronico, che potrebbe avvicinare i cittadini al voto”. “Con la legge di bilancio 2020 – ricorda il titolare della Farnesina – è stato stanziato un milione di euro per avviare il percorso di sperimentazione. Per gli elettori all’estero è stato avviato un tavolo di consultazione per modalità più sicure”.
“Mai come nel prossimo anno, il 2021, avremo davanti a noi delle sfide enormi per gli italiani all’estero, dalla Brexit al G20, un’occasione per coinvolgere le nostre comunità”.
Riferendosi alle parole del segretario del CGIE, Michele Schiavone, che ha lamentato uno scarso coinvolgimento degli italiani all’estero nelle politiche nazionali, il ministro ha ringraziato “per le sollecitazioni” e auspicato che “queste criticità possano essere l’occasione per rafforzare il lavoro che portiamo avanti insieme, per rafforzare il nostro rapporto e coordinarci meglio”.
“Le responsabilità sono politiche e non amministrative: della legge elettorale si parla da anni e ci sono difficoltà. Faremo di più e accelereremo cercando di venire incontro alle vostre legittime richieste che consentiranno una maggiore partecipazione al voto degli italiani all’estero”.
“E’ importante per gli italiani all’estero sentirsi adeguatamente rappresentati. Negli ultimi 10 anni l’emigrazione ha subito cambiamenti profondi ed è responsabilità del governo accompagnare il percorso anche in chiave di promozione delle nostre competenze. I Comites e il Cgie saranno chiamati a coinvolgere le componenti delle comunità – ha concluso Di Maio -, integrando la nuova generazione di emigrati e rendendo le comunità sempre più parte del Sistema Paese”.