“I patronati restano l’interfaccia per eccellenza dei nostri connazionali con talune istituzioni italiane per il disbrigo di pratiche e servizi altrimenti complessi da gestire, rappresentano pertanto un riferimento valido e prezioso per le nostre comunità, pur restando nell’alveo di una configurazione giuridica di diritto privato ben distante dal ruolo di garanzia svolto dallo Stato italiano attraverso le rappresentanza diplomatico-consolati oltre confine”. Lo dichiara Aldo Di Biagio, senatore eletto in Ripartizione Europa a margine dell’incontro del Sottosegretario Amendola ed i Patronati sullo stato della collaborazione tra MAECI e Patronati.
“La costante crescita del numero di italiani, soprattutto giovani che si recano in Europa imporrebbe un’attenzione maggiorata da parte del MAECI ben distante dal progetto di razionalizzazione della nostra presenza consolare in EU attualmente ancora in corso – spiega – e questo paradosso alimenta un vuoto di rappresentanza che non può essere colmato anche ufficiosamente attraverso installazioni di patronati, perché equivarrebbe a legittimare una delega dello Stato in comparti di sua totale esclusiva”.
Di Biagio conclude: “Al momento la revisione del trend di razionalizzazione in corso da anni meriterebbe di essere rivisto anche alla luce degli effetti della Brexit in EU e del mutato scenario entro il quale si muovono ed operano i connazionali e nel contempo merita di essere tutelato il ruolo dei patronati senza operare un loro snaturamento, funzionale a talune carenze amministrative. Positiva ed auspicabile una forma di collaborazione tra Maeci e Patronati purché non si comprometta lo scenario legislativo entro il quale entrambe le realtà sono chiamate ad operare”.
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