“È da parecchio che si parla di una riforma della legge istitutiva del Comites. Il CGIE sarà impegnato durante la prossima settimana in una analisi seria e puntuale di tutte le proposte di riforma. Ci sono molte cose che dovrebbero essere corrette e altre da aggiungere, sono sicuro che il dibattito produrrà (se non un vero e proprio articolato) almeno delle indicazioni di massima molto utili al legislatore”. Così in una nota Valter Della Nebbia, presidente del Comites Houston e coordinatore dell’Intercomites USA.
“Quello che non può essere accettato e deve essere evitato a tutti i costi – ha sottolineato Della Nebbia -, è una qualsiasi riduzione del numero dei Comites. Circolano voci che ci sia un accordo per l’innalzamento del numero minimo di iscritti all’AIRE, dall’attuale 3000 a 10000, come condizione per la costituzione di un Comites nella circoscrizione consolare. Tale aumento porterebbe all’eliminazione di tanti Comites (due negli USA). C’è chi è disposto a sacrificare la rappresentanza sull’altare del risparmio. Noi No”.
Della Nebbia ha spiegato nella nota che “l’intercomites USA, riunitosi a Miami lo scorso 4 marzo, ha votato all’unanimità per mantenere il numero minimo a 3000. Si ricevono informazioni simili dall’Australia, dal Canada e dal Sud Africa (non a caso Stati con Grande estensione territoriale). Un plauso va ai consiglieri del CGIE Arcobelli, Papandrea e Pinna che immediatamente senza indugi e con convinzione si sono schierati con i Comites e si sono resi disponibili per difendere lo status quo”.
Il presidente del Comites Houston e coordinatore dell’Intercomites USA vuole “sensibilizzare tutti i consiglieri del CGIE che dovranno votare per questo cambiamento a riflettere e considerare le conseguenze della votazione. La stragrande maggioranza dei Comites (se non tutti) dell’area Anglofona è contro l’innalzamento. Vorrei inoltre invitare i parlamentari eletti all’estero – ha concluso Della Nebbia – ad attivarsi presso tutte le sedi appropriate per evitare che ‘inavvertitamente’ con un cambio dei requisiti minimi, di fatto si riduca la nostra rappresentanza”.
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