Esch-sur-Alzette – Alla chiusura della 41ma Festa de l’Unità, nonché seconda edizione della Festa Europea del PD a Lussemburgo, nel bellissimo scenario del Parc du Gaalgabierg, erano presenti i parlamentari del PD Laura Garavini, Franco Narducci, Gianni Farina e Claudio Micheloni, il Segretario generale del CGIE Elio Carozza, i delegati di Germania, Belgio, Svizzera, Francia, Lussemburgo, tra i quali Cristina Rizzotti, Maurizio Singh, Pino Tabbì, Francesco Cerasani, Filippo Giuffrida, Raffaele Napolitano, Stefano Tricoli, Michele Schiavone, Anna Ruedeberg, Paolo Da Costa, Maria Bernasconi, Fabrizio Botto, Mario Tommasi, Luigi Ravacchioli e Maria Teresa Fulci.
A fare gli onori di casa, con un saluto introduttivo, è stato Roberto Serra, Segretario circolo PD Lussemburgo “Eugenio Curiel”. Il circolo che ha organizzato la Festa insieme a un numero enorme di volontari che vi hanno lavorato per mesi nella fase di preparazione e per giorni in quella di allestimento e gestione. “Ringrazio l’Ufficio italiani nel mondo del PD e dò il benvenuto alla Presidente Rosy Bindi, un benvenuto da parte non solo mia, ma da parte dell’Europa, rappresentata, qui, da molti Circoli”, ha esordito così Serra. Ancora: “l’Italia vista da qui è un’Italia che ha bisogno di maggiore rispetto delle regole comuni, di più laicità, di meno corruzione, un’Italia che ha bisogno di più Europa. Anche per questo ha detto bene qualche tempo fa il nostro Segretario, quando disse che il PD è il Partito degli italiani all’estero”.
Serra ha poi spiegato che “chiamare questa festa ‘de l’Unità’ non nasconde nostalgismi ma l’opposto […] è la scommessa di stare uniti nel nostro progetto, nella diversità e pluralità di visioni, uniti nelle sfide interne, che si chiamino primarie o in altri modi e, ancora, uniti nel tenere unito il nostro Paese, reduce da un ventennio di lacerazioni e sbrecciature di cui la Destra, e solo la Destra, porta le responsabilità”.
Ha preso, poi, la parola Eugenio Marino, Responsabile del PD per gli Italiani nel Mondo, il quale ha sottolineato come il Partito Democratico debba essere una sorta di comunità all’interno delle comunità italiane: “siamo una comunità viva, radicata e attiva su tutto il territorio della Circoscrizione estero – ha spiegato Marino – quindi siamo l’unico Partito che, una volta al Governo del Paese, può recuperare il rapporto tra Italia e italiani nel mondo che in questi ultimi anni si è andato sempre più sfilacciando a causa del disinteresse dei nostri Governi e delle politiche di smantellamento di tutto il sistema degli italiani all’estero”. Marino ha poi ribadito, alla presenza della Presidente del Partito, che “il PD all’estero sta lavorando all’elaborazione di alcuni punti programmatici fondamentali per le nostre comunità; punti programmatici che l’Assemblea nazionale del Partito dovrà inserire nel programma di Governo e realizzare nei primissimi mesi di Governo, a partire da lingua e cultura, internazionalizzazione, rapporto con le nuove generazioni, riorganizzazione della rete dei servizi”.
A seguire è intervenuta la Presidente del PD, Rosy Bindi, che dopo aver ringraziato in particolare tutti parlamentari eletti all’estero, e i circoli democratici, presenti alla festa, ha ribadito, ripetendo le parole di Marino che citava a sua volta il Segretario Bersani, come il Partito Democratico sia “il Partito degli italiani nel mondo”, perché – ha precisato la Vice presidente della Camera dei deputati – “è un Partito che si basa sul lavoro, sulla legalità, sulla giustizia, ed è per questo che si radica ovunque”. Ancora: “Bisogna ripensare l’Europa nel mondo, perché la crisi non è solo economica, ma sociale, democratica e politica e tutto ciò porta a un indebolimento delle democrazie”. Rosy Bindi poi, dopo circa un’ora di intervento davanti a oltre 400 persone attente e interessate, ha concluso dicendo che: “una buona politica deve restituire autorevolezza alla politica stessa e sovranità ai cittadini, umiliati dalla stagione berlusconiana”. Inoltre ha fatto appello “soprattutto ai circoli del PD che si trovano all’estero, e che stanno fuori dal ‘groviglio’ Italia”, perché “non smettano mai di scommettere sul progetto politico degli Stati Uniti d’Europa e del PD”.
Nell’ambito della due giorni di Festa, si è tenuta la riunione dei delegati del PD Europa che hanno costituito formalmente il Coordinamento di Ripartizione, formato da un delegato per ciascun Paese con almeno una organizzazione del PD. Il Coordinamento è dunque un organismo snello con il compito di raccordare, a livello di Ripartizione Europa, le principali attività del Partito soprattutto in alcune fasi politiche particolari, quali le prossime elezioni primarie del centrosinistra e la campagna elettorale del 2013. Nei prossimi giorni ciascun Paese, attraverso le proprie autonome strutture politiche, indicherà il proprio delegato al Coordinamento e successivamente questi delegati nomineranno un Coordinatore e le eventuali altre cariche interne.
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