Il Comites di Dubai – primo in tutta l’area del Medio Oriente –, a quasi tre anni dalla sua istituzione, pur essendo stato regolarmente eletto secondo le leggi italiane, non ha ancora ricevuto un riconoscimento formale da parte delle autorità degli Emirati Arabi. Per questo, dal 2015 a oggi, ha potuto realizzare poche delle iniziative e dei progetti che si era prefissato.
Con la comunità italiana che cresce al ritmo di 100 nuovi arrivi al mese, il magazine Dubaitaly ha intervistato Lorenzo Candelpergher, presidente del Comites di Dubai che ha anticipato le novità in arrivo, tra cui quella di una Biblioteca Italiana.
“Ci sono molte attività programmate e in parte già avviate che potranno essere attuate non appena il Comites avrà ottenuto il riconoscimento ufficiale. Tra queste, in particolare, il Comites ha in programma di organizzare uno o più incontri per ‘conoscere’ la comunità italiana a Dubai e poterne recepire gli interessi, le necessità e le aspettative”.
“Questa conoscenza verrà inoltre approfondita tramite una indagine socio-demografica di vasta scala che consentirà di definire le caratteristiche di una comunità che è il frutto di dinamiche migratorie completamente nuove e diverse rispetto a quelle della gran parte degli altri paesi del mondo dove espatriano gli italiani. È prevista l’organizzazione di incontri periodici di ‘Primo approdo’ – spiega ancora il presidente del Comites – eventi di orientamento e informazione per i connazionali da poco trasferitisi a Dubai, così da agevolarne l’inserimento tanto nel contesto locale quanto nella comunità italiana. Il Comites intende poi proseguire il percorso avviato con i professionisti della sanità promuovendo l’organizzazione di eventi di networking per gruppi e categorie professionali, quali operatori del settore food&beverage e ristorazione, del settore ricettivo/alberghiero, dei servizi di consulenze legali e di business consulting”.