Il direttivo del PD in Ticino, riunitosi a Bellinzona il 18/04/2012, analizzata la situazione Italiana, preoccupato per la condizione di recessione economica in Italia e in Europa, chiede, affinché non si interrompa il rapporto democratico di fiducia tra cittadini e politica:
1) La riforma del Parlamento con una forte riduzione del numero dei parlamentari.
2) La modifica della legge elettorale, che salvi la governabilità del Paese e dia ai cittadini la possibilità di scegliere gli eletti.
3) Il taglio di almeno il 50% dei rimborsi elettorali.
4) Il perseguimento di una politica più equa di risanamento finanziario dell’Italia, che sia attenta soprattutto agli sprechi.
5) Il rilancio di una politica di sviluppo volta a creare nuova occupazione.
L’antipolitica è oramai un fenomeno globale. Anche in Svizzera avvertiamo con preoccupazione un risentimento crescente nei confronti della politica. Di qualsiasi colore essa sia! Gli avvenimenti degli ultimi anni non hanno fatto altro che alimentare la tensione tra cittadini ed amministratori dello Stato; tanto da essere quasi al punto di non ritorno. Siamo diventati la Repubblica dei furbetti, dove milioni di persone oneste subiscono in continuazione soprusi da chi detiene il potere. Ed è proprio un organo dello Stato a certificarlo! Basti pensare che una recente indagine della Corte dei Conti ha stimato che la corruzione ha un costo annuale di sessanta miliardi, ed è dilagante in tutti i settori dello Stato.
Le conseguenze di questa gestione scellerata della res pubblica sono gravissime. Ipotecano il futuro dei giovani. Una notizia dell’ultima ora fa salire a tre milioni il numero di italiani che ha smesso di cercare un lavoro, e tra questi, i giovani, sono la gran parte! È necessario quindi non solo un forte segnale, ma una reale e tangibile inversione di rotta. Ma perché ciò avvenga è necessario il coinvolgimento e l’interesse di tutti, ed è nostro dovere morale riavvicinare i tanti aderenti al cosiddetto “partito dell’astensione”. Solo così potremo far in modo che i partiti tornino ad essere quello strumento democratico di partecipazione al bene comune. L’invito è per tutti! Quindi buon lavoro a quelli che sperano in uno Paese migliore!!!
Il circolo PD del Canton Ticino
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