Questa é una vicenda incredibile che vi devo raccontare per dimostrare come in Italia ci siano due pesi e due misure. Quando le malefatte vengono commesse da esponenti del centro-destra ci sono (giustamente) vagonate di articoli. Ma quando c’é di mezzo la "fecciarossa" allora i toni cambiano. Giacchetta era un funzionario della Inca-Cgil (il patronato comunista) in Svizzera. Truffo’ centinaia di connazionali, nelle sue vesti di funzionario del sindacato, distraendo a fini personali la modica cifra di un milione di euro!!! I connazionali ingannati persero le economie di una vita; alcuni morirono di crepacuore! L’atteggiamento della politica italiana fu semplicemente scandaloso: tutti tacquero. I comunisti della Cgil si limitarono a cacciare Giacchetta escludendo responsabilità oggettive! La malafede dei comunisti raggiunse in quel caso limiti di indecenza inimmaginabili. Gli eletti all’estero si defilarono; chi osa attaccare i comunisti e i loro patronati? Il sottosegretario Mantica non fece molto, rimandando il tutto alla giustizia ordinaria. Intanto saliva la rabbia dei truffati, abbandonati dalle istituzioni e traditi dal malaffare di queste strutture opache che nessuno osa disturbare.
Alla fine ci ha pensato il tribunale di Zurigo a ristabilire un po’ di giustizia condannando i comunisti della Inca-Cgil a rimborsare, con tanto di interessi, i truffati. Nessun giornale italiano, a parte i nostri portali, ha scritto una riga. Nessun partito ha preso posizione. Ora aspettiamo la reazione della "fecciarossa" che sicuramente farà appello contro la sentenza.
Gli italiani all’estero pensano ancora di farsi rappresentare dalla ciurmaglia comunista alle prossime elezioni?
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