Dire che far pagare l’Imu agli Italiani nel mondo è scandaloso non rende bene l’idea: è semplicemente vergognoso. In un Paese civile si pagano le tasse e si riceve un servizio, e in Italia? I signori parlamentari eletti all’estero ci devono spiegare di quali servizi beneficia un italiano residente oltre confine dall’Italia?
E’ assolutamente inaccettabile che 18 parlamentari non siano stati in grado di modificare questa rapina legalizzata. "Abbiamo fatto tutto il possibile", ha detto qualcuno di loro. Beh, spero che sia solo una battuta, perché non credo a una sola parola detta da voi.
Quando si vogliono fare la battaglie serie si gioca a fare i duri e non si passa la maggior parte del tempo su Facebook come i ragazzini; o magari a far finta di andare tra le comunità italiane all’estero. Noi italiani nel mondo vogliamo vedervi lavorare, portare a casa il pane quello vero. In questi anni cosa avete ottenuto per gli Italiani nel mondo?
Certi commenti che leggo puntualmente su alcuni blog, mi fanno vergognare di appartenere a questa bella Italia: avete un minimo di moralità, orgoglio o siete solo delle pecore?
Sul voto estero vi state comportando da perfetti menefreghisti: fate le barricate, fate ostruzionismo, non votate nessun emendamento o fiducia, mettete in bilico il governo e coloro che lo sostengono, siete 18 e avete i numeri legali per far paura. Ma il problema più grosso è che voi avete paura di andare a casa e perdere il vostro bel stipendio mensile. Quella è la cosa che più vi interessa, non è forse così?
Vorrei sapere da voi 18 parlamentari con quali parole e promesse vi presenterete alle prossime elezioni. Per l’ennesima volta vi chiedo in questi anni di vacanza romana cosa avete fatto per noi: ho tutto il diritto di sapere, perché in fondo voi siete miei dipendenti, vi pago e dovete rendermi conto del vostro operato.
In un azienda privata vi avrebbero mandato a casa, altro che articolo 18! I vari Caselli, Razzi e compagnia bella, che fine hanno fatto? Voi eletti all’estero di chi vi ha votato ve ne fregate, però il tempo per fare interrogazioni parlamentari sugli orari dei treni della vostra città natale lo trovate, non è vero? Ma a un Italiano all’estero che importa l’orario del treno?
Andatevene a casa, se avete ancora un briciolo d’orgoglio.
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