“L’arrivo di 100 contrattisti in molte sedi consolari, possibile grazie alle risorse inserite dal Governo Gentiloni nella legge di Bilancio 2018, è un passo concreto in direzione di un miglioramento dei servizi per i nostri connazionali. Si tratta, però, di verificare se la distribuzione geografica di questo personale a contratto, e di quello di ruolo che arriverà come stabilito sempre dalla Legge di Bilancio 2018, tenga in giusta considerazione le circoscrizioni consolari maggiormente toccate dalla carenza di personale”. Lo dichiara in una nota l’On. Angela Schirò, deputata Pd eletta nella ripartizione estera Europa.
“Penso, ad esempio, al Consolato generale d’Italia di Zurigo che deve fornire servizi ad una comunità di oltre 200.000 unità poiché nella sua circoscrizione ricadono dal 2014 anche i 57.000 cittadini italiani iscritti all’AIRE residenti a San Gallo, Lucerna e Coira.
Le criticità di questa situazione sono state di recente anche illustrate dai Comites di Zurigo e di San Gallo in una lettera che spiega come l’insufficienza di personale si traduca in dilatazione dei tempi di rilascio dei passaporti e delle carte d’identità, nonché di esecuzione delle altre operazioni amministrative.
Per questa ragione ho presentato una interrogazione al Ministro degli esteri – sottoscritta anche dai colleghi Ungaro, La Marca e Carè -, per sapere se la recente attribuzione per la Svizzera di sole tre unità, tra le 100 a contratto locale da assumere a sostegno dell’attività dei consolati, non sia in realtà inadeguata rispetto alle esigenze di funzionalità dei servizi offerti ai nostri connazionali dal Consolato generale di Zurigo e quali concrete prospettive di rafforzamento della dotazione del personale di ruolo esistano per fronteggiare in un’ottica meno immediata – conclude Schirò – la situazione di emergenza venutasi a creare nel Consolato generale di Zurigo”.