Bilancio positivo per la "First Summer School of ICT", scuola di informatica organizzata a Maputo, in Mozambico, dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento, con la collaborazione dell’Università di Trento, di GPI spa, Maputo Living Lab e con il finanziamento della Provincia autonoma di Trento.
Le lezioni si sono svolte al Centro per lo sviluppo delle Ict di Maputo, per quattro settimane nel mese di novembre 2011, e in dicembre sono stati consegnati i diplomi a 24 studenti mozambicani provenienti dalle università della città. Insieme ai ricercatori Aaron Ciaghi, Komminist Weldemariam e Pietro Molini della Fondazione Bruno Kessler, Maurizio Marchese dell’Università di Trento e Tefo James di GPI, i partecipanti hanno trattato argomenti relativi alla gestione di progetti software e applicazioni web e mobile per lo sviluppo di soluzioni informatiche utili nell’affrontare problematiche sanitarie in Mozambico.
Il progetto è stato ideato da Adolfo Villafiorita, responsabile dell’Unità ICT4G al Centro Information Technology della FBK (gruppo di ricerca attivo nel campo dei sistemi informatici volti a migliorare la qualità della vita) e da Marco Battisti, direttore italiano del Maputo Living Lab. L’organizzazione dell’evento è stata supportata da Eduardo Ali, responsabile della logistica della scuola e dallo stesso personale del Maputo Living Lab.
"Un aspetto fondamentale nello sviluppo di un Paese – ha sottolineato Villafiorita – è la costruzione di capacità e competenze locali. Attraverso la Summer School abbiamo contribuito a creare competenze in informatica e a sensibilizzare risorse mozambicane e italiane sui problemi del Paese, mostrando come l’informatica sia ovunque uno strumento abilitante per la crescita e il benessere. Contiamo di far crescere questa iniziativa – ha aggiunto – per riuscire a raggiungere un maggior numero di studenti e per creare un vero e proprio network di collaborazioni scientifiche e tecnologiche tra Italia e Mozambico, puntando su giovani motivati e intraprendenti, come quelli che abbiamo trovato a Maputo".
Tre studenti della "First Summer School of ICT" hanno poi partecipato, lo scorso dicembre, all’iniziativa "RHoK Global" (Random Hacks of Kindness) collegandosi da Maputo in contemporanea con centinaia di programmatori ed esperti volontari da 32 città e luoghi del mondo. La "RHoK Global", che si è tenuta presso la Fondazione Bruno Kessler di Trento, ha avuto come obiettivo quello di creare gruppi di programmatori che sviluppassero applicazioni utili nell’affrontare problemi di rilevanza sociale, in particolare relativi alla gestione delle emergenze.
Alcuni giornali del Mozambico di tiratura nazionale, tra cui "Noticias" e il settimanale "Savana", hanno dato risalto alla scuola e alla partecipazione dei giovani mozambicani all’iniziativa RHoK.
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