Caro Gianni, ho ricevuto questa lettera:
Roma, 19 Luglio 2011
Illustre Presidente Berlusconi,
ci permetta di fare riferimento, in quanto eletti del Popolo della Libertà nella Circoscrizione Estero, alle notizie di stampa che ieri riportavano la "soppressione" di suddetta circoscrizione elettorale tra le proposte di modifica costituzionale che il Governo starebbe considerando, su iniziativa del Ministro Calderoli.
Al riguardo, nello specificare che tale indicazione non ha mai fatto parte del programma elettorale e politico del Suo e nostro Governo, siamo a richiederLe urgentemente la cortesia di un incontro diretto.
Ci permettiamo all’uopo di ricordare che:
1. "L’Altra Italia" esiste davvero e non è frutto di una elucubrazione argomentativa "Pan-italiota";
2. i 4,4 milioni di connazionali attualmente iscritti all’AIRE sono solo una frazione di tutti quelli effettivamente residenti all’estero;
3. nessun altro Paese al mondo ha sperimentato un fenomeno migratorio comparabile al nostro per quantità, estensione nel mondo e durata nel tempo (compresi -ahinoi- i giorni nostri);
4. gli Italiani (compresi quelli all’estero) hanno, in base alla nostra Costituzione, i diritti politici che discendono dalla loro cittadinanza;
5. nessun altro criterio (conoscenza della politica italiana, censo, residenza, sesso, religione, durata o motivo della permanenza all’estero, ecc.) vale a discriminare quanto sopra;
6. nella recente tornata referendaria circa 800.000 residenti all’estero hanno preso parte al voto;
7. in seguito alla "svendita del voto all’estero" causata dal panico da quorum patito in quei giorni dal PD e dall’IDV, per la prima volta dopo un certo tempo, noi eletti del PDL abbiamo finalmente potuto riprendere una forte iniziativa politica sul territorio (nel quale veniamo eletti tramite preferenze individuali);
8. il voto postale è regolarmente utilizzato, da decenni, in molti Paesi civili e democratici;
9. oltre che la "Circoscrizione Estero", di rango costituzionale, esistono nell’ordinamento italiano altre importanti istituzioni elettive degli Italiani all’estero come i COMITES ed il CGIE (oggetto di una recente riforma ordinaria approvata dal Senato della Repubblica – A.S.1460);
10. Modifiche e correzioni tecniche della legge Tremaglia 459/2001 (relativamente alle modalità di voto) sono state da tempo identificate: alcune sono già state inserite nell’ordinamento, altre seguiranno;
11. Importanti Paesi come la Francia, Irlanda, Israele -che pure non ha sperimentato fenomeni migratori della nostra portata- stanno adottando identiche modalità di rappresentanza parlamentare dei propri cittadini all’estero;
12. Sette parlamentari eletti all’estero appoggiano il Governo;
13. A differenza di quanto succede negli altri partiti che esprimono parlamentari eletti nella Circoscrizione Estero (PD, IDV, UDC-MAIE), nessuna parte del compenso ex finanziamento pubblico ai partiti viene girato dal Popolo della Libertà all’apposito dipartimento degli "Italiani nel Mondo".
Fiduciosi nella Sua comprensione della gravità ed urgenza della problematica venutasi a creare, rimaniamo in attesa di un Suo cortese riscontro, ringraziandola comunque per l’attenzione che potrà rivolgere a questa materia pur in un periodo particolarmente complicato come quello che il nostro amato Paese sta vivendo.
Distinti Saluti.
Ti prego di informarli nel dovuto modo, come tu sai fare, che non ho certo né voglia né tempo di incontrarli.
Spiega loro che è vero – come scrivono – che "gli Italiani (compresi quelli all’estero) hanno, in base alla nostra Costituzione, i diritti politici che discendono dalla loro cittadinanza", ma con la soppressione della Circoscrizione Estero, i connazionali residenti oltre confine potranno comunque votare, ci mancherebbe altro! Nessuno ha intenzione di togliere loro questo sacrosanto diritto. Votino per i candidati in Italia, come tutti. Cosa c’è di sbagliato in questo?
Questi vantano che all’ultimo referendum hanno votato circa 800 mila italiani residenti lontano dal nostro BelPaese: beh, peccato, perchè io avevo pregato tutti di non votare, per fare fallire il quorum. Vedete che il voto degli italiani all’estero non è sempre un fatto così positivo? Eppure non stiamo parlando di togliere il voto agli italiani nel mondo, ma di cancellare la Circoscrizione Estero. E’ diverso.
E adesso parlano di Comites e Cgie. Difendono il Consiglio Generale degli italiani all’estero. Lo ammetto, sono molto sorpreso: non ci sono forse proposte di legge, a firma di Caselli e Razzi, che lo vogliono abolire completamente, perchè "inutile e costoso"? Si mettano d’accordo con se stessi questi eletti all’estero che hanno sempre dimostrato valere ben poco anche si vantano di avere finalmente potuto riprendere una forte iniziativa politica sul territorio. Che abbiano intensificato gli champagne party?
A proposito di eletti all’estero: sette di loro, appoggiano il Governo. D’accordo, bene. Ma vuol dire che ben 11 sono contro di noi. Su 18, è la maggioranza.
Mi parlano dei rimborsi elettorali e dei fondi che il PdL nel Mondo ha – o non ha – a disposizione. Cercano ancora soldi?! Ho mandato avanti per anni Forza Italia, ho sempre tappato i buchi mettendo mano al mio portafoglio. Con il PdL? Lo stesso. Quindi si arrangino! Al PdL nel Mondo ci pensino loro, ce li mettano loro i quattrini, visto che sono loro ad avere la poltrona e le prebende grazie al simbolo PdL – Berlusconi presidente, e non certo grazie alle loro iniziative – inesistenti, per quanto ne so – sul territorio.
Vedo che hanno messo Antonio Razzi fra gli eletti all’estero del Pdl. Quando scrivono al loro Presidente sarebbe bene che fossero più precisi: Razzi è stato eletto con l’Italia dei Valori.
Ecco, caro Gianni, spiega loro tutto questo. Se poi dovessero insistere, prometti loro a nome mio un seggio in Italia e vedrai che della Circoscrizione estero e degli italiani nel mondo non gliene fregherà più un fico secco.
Grazie,
Silvio
P.S. Che roba è una elucubrazione argomentativa "Pan-italiota"? Caso mai chiedi alla Gelmini.
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