La Circoscrizione estero, nella riforma costituzionale approvata dal Consiglio dei Ministri ieri "in via definitiva", come ha precisato il ministro Calderoli, è stata soppressa. Per noi di ItaliachiamaItalia ormai non ci sono più dubbi. Il Corriere della Sera oggi lo riporta con molta chiarezza: ci fa anche uno ‘schemino’, di quelli che servono a capire meglio i contenuti del ddl. Il Giornale della famiglia Berlusconi insiste: fine della Circoscrizione estero. C’è di più: oggi Libero, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, a pagina 4 scrive: "Altra grossa novità della riforma è l’abolizione del voto all’estero (vengono soppresse le circoscrizioni fuori dall’Italia)". Libero parla quindi addirittura di "voto all’estero", e non solo di Circoscrizione. Ma questo crediamo sia dovuto alla confusione del momento e alla poca conoscenza che i giornali italiani, in generale, hanno del mondo dell’emigrazione e della politica che si occupa dei connazionali residenti oltre confine.
Fatto sta che tutti i dati, tutte le fonti in nostro possesso, parlano di una soppressione della Circoscrizione estero. A questo punto, quindi, per noi è molto chiaro: chi ha scritto che la Circoscrizione estero è "salva" ha preso una cantonata, e l’ha fatto basandosi su un comunicato del gruppo PdL del Senato che cantava vittoria: "La Circoscrizione estero è salva", appunto.
Ma chi l’ha fatto quel comunicato? Presumibilmente il Sen. Raffaele Fantetti, PdL, eletto nella ripartizione estera Europa, quello che a Palazzo Madama ha preso il posto di Nicola Di Girolamo, finito in gabbia perchè accusato, fra le altre cose, di essere arrivato in Senato grazie ai voti della ‘ndrangheta. Caselli, l’altro senatore del PdL, è lontano da Roma e ci resterà per alcune settimane, secondo quanto sappiamo.
Sempre Fantetti, in settimana, aveva dichiarato che la Circoscrizione estero non sarebbe stata toccata dalla riforma costituzionale. Creando forti illusioni, oltre tutto, nelle comunità di italiani nel mondo.
Guglielmo Picchi, deputato PdL, come Fantetti eletto in Europa, aveva chiesto al Governo, con una nota, di ritirare la proposta che prevedeva appunto la soppressione della Circoscrizione estero: Picchi è rimasto, ancora una volta, a quanto pare, inascoltato. Sempre Picchi aveva detto che se la Circoscrizione estero fosse stata soppressa, si sarebbe dimesso dal partito: lo farà davvero?
Conclusioni: dopo gli scandali legati al voto all’estero (Di Girolamo che ha marcato a fuoco il nostro mondo, le denunce del 2006 e del 2008, il caos che si è vissuto nell’ultimo referendum oltre confine), il Governo decide di farla finita e di eliminare la Circoscrizione che, a ben vedere, ha portato solo guai, ha fatto la fortuna di 18 eletti oltre confine, e nulla di positivo nè di concreto ha dato agli italiani all’estero; Fantetti ha cannato di brutto a dichiarare ciò che ha dichiarato, dimostrando – se mai ce ne fosse stato bisogno – di avere la testa sulle nuvole quando si tratta di italiani nel mondo; Picchi ci ha dato ancora una volta la prova di non valere un fico secco all’interno della maggioranza.
Di solito sulla sua bacheca Facebook, Guglielmo Picchi scrive di tutto: in queste ore, silenzio assoluto. Nemmeno un breve post. Anche lui – il deputato che passa più tempo sui social network che alla Camera dei Deputati – è rimasto senza parole.
C’è chi dice che di questa cosa, della soppressione della Circoscrizione estero, non se ne parlerà più. Un fatto, per noi, però, è certo: la soppressione è nella riforma costituzionale. Con buona pace di quegli eletti all’estero della maggioranza che hanno cantato vittoria prima di avere in mano la pelle dell’orso. Poveretti.
Resta da capire, ora, se davvero gli italiani nel mondo potranno continuare ad esprimere il proprio voto e ad eleggere dei propri rappresentanti in Parlamento. Noi pensiamo che sia così. Ma, in questi giorni di gran confusione a livello politico, mai dire mai.
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