Nel caso contro la decisione del governo argentino di trasferire a Mar del Plata il monumento a Cristoforo Colombo, donato dalla comunità italiana nel 1921 e che fin dalla sua inaugurazione si trova a Plaza Colón, il Tribunale federale in materia amministrativa n°12, ha accolto il ricorso concedendo una sospensione di 90 giorni.
Nella decisione del giudice, sono stati decisivi gli argomenti presentati da FEDIBA (Federazione delle Associazioni italiane del distretto di Buenos Aires), che come "Amicus curiae", ha presentato l’opposizio! ne al trasferimento per conto delle circa 130 associazioni italiane del distretto di Buenos Aires, che essa rappresenta.
Nel ricorso, che ha avuto il patrocinio legale dell’Avv. Dario Signorini, presidente di FEDIBA, si è ricordata la storia del monumento, dal momento della sua ideazione, ad opera di Antonio Devoto nel 1905, fino alla sua inaugurazione, passando per le collette di fondi fatte tra gli italiani di tutta l’Argentina, che furono due, dato che il ricavato della prima fu destinato all’assistenza dei feriti e mutilati della Prima Guerra Mondiale e alla copertura dei debiti dei caduti nella stessa.
FEDIBA ha anche posto l’accento sui sentimenti che gli emigranti italiani hanno inteso rappresentare con il dono del monumento: la gratitudine verso l’Argentina che li aveva accolti a braccia aperte, l’adesione al Primo Centenario della Rivoluzione di Maggio e il sentimento di appartenenza alla società argentina di cui essi, e i loro figli e nipoti, furono e sono parte. In altre parole, un regalo al popolo argentino per sottolineare il sentimento di fratellanza tra argentini e italiani.
La rappresentatività di FEDIBA e gli argomenti portati a supporto del ricorso contro il trasferimento del monumento sono stati determinanti nella decisone finale: decisione che il Giudice ha comunicato insieme alle argomentazioni di cui sopra sia al governo nazionale che a quello della città di Buenos Aires.
Argomenti che FEDIBA ha esposto nei documenti e comunicati presentati davanti alle autorità argentine, lo scorso giovedì, durante una riunione nella Casa Rosada. FEDIBA, fedele al mandato ricevuto dalle associazioni che la compongono e alla memoria degli immigranti italiani che donarono il monumento a Cristoforo Colombo, continua la sua lotta per la difesa degli interessi degli italiani in Argentina. "Il nostro unico impegno è quello con la collettività italiana per difendere la nostra storia, costruita con il lavoro e il sacrificio degli italiani che hanno vissuto e che vivono in questo Paese”.
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