Antonio Tabucchi, considerato il più europeo degli scrittori italiani, è morto oggi a Lisbona a 68 anni: era da tempo malato.
Tabucchi era di fatto uno dei tanti italiani all’estero: viveva a Lisbona sei mesi l’anno, insieme alla moglie, che vi e’ nata, e alla famiglia. Passava il resto dell’anno in Toscana, ha insegnato Letteratura all’Universita’ di Siena.
Collaboratore di numerosi quotidiani, tra i maggiori conoscitori dell’opera dello scrittore e poeta portoghese Fernando Pessoa, deve proprio a questa passione il suo piu’ grande successo, Sostiene Pereira. Un romanzo-capolavoro del ’94 con traduzioni in oltre 40 paesi nel mondo, vincitore dei premi Super Campiello, Scanno e Jean Monnet per la Letteratura Europea, cui Roberto Faenza si ispira per l’omonimo film del ’95 interpretato da Marcello Mastroianni.
Antonio Tabucchi collaborava anche con El Pais: il quotidiano spagnolo ricorda oggi che nel novembre scorso lo scrittore italiano aveva pubblicato il suo ultimo contributo alla testata, un articolo intitolato ‘Deberlusconizzare l’Italia’.
Ricordando Tabucchi, “da tempo ammalato di cancro”, El Pais scrive: “Era innamorato del Portogallo, e oltre che uno scrittore, era un appassionato della politica e un polemista brillante”.
I funerali dello scrittore italiano si terranno giovedi’ nella capitale del Portogallo.
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