Questa settimana a Lima, in Perù, si è tenuta nella residenza privata dell’ambasciatore italiano una conferenza a cura del professor Antonio Aimi dell’Universita’ statale di Milano, dal titolo "Arte precolombiana e arte moderna. Il percorso da Gauguin a Eielson".
Si tratta di un’iniziativa che si inserisce nell’ambito del programma di conferenze preparato dall’Istituto italiano di cultura (Iic) di Lima per il 2012, che prevede interventi di accademici, artisti, scrittori, critici e intellettuali che toccheranno ambiti quali l’archeologia, l’arte, la storia, la letteratura, il cinema e la musica.
Il professor Aimi durante il suo intervento ha illustrato la straordinaria influenza che hanno esercitato, nel corso di tutto il Novecento, le culture andine e americane presso l’arte contemporanea.
Senza dubbio l’evento di Lima ha valorizzato l’attivita’ a cura degli Istituti di Cultura italiani nel mondo per quanto riguarda il settore della ricerca e conservazione del patrimonio archeologico, area su cui il governo peruviano pone grande attenzione, considerandolo cuore della vocazione turistica del Paese.
Forte la presenza del nostro Paese in questo settore. Sono quattro, infatti, le missioni archeologiche finanziate dalla Farnesina e con due progetti di grande rilevanza finanziati dal Fondo Italo Peruviano (l’istituzione del museo di Sipan e una ricerca nell’area del bosco di Pomac).
Durante la conferenza tenutasi nella residenza del diplomatico italiano è intervenuto anche Fernando de Szyzlo, il piu’ importante artista peruviano vivente, considerato uno dei grandi maestri dell’arte contemporanea latinoamericana.
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