I risultati delle elezioni regionali siciliane parlano chiaro: la gente è stanca dei partiti tradizionali, non ne vuole più sapere. PdL, Pd, Udc, Fli, Idv, Sel… tutti partiti vecchi, da gettare nella spazzatura. Non servono più, non piacciono ai cittadini, che ne hanno fin sopra i capelli di forze politiche che lavorano soltanto per arricchire se stesse.
Berlusconi, Fini, Casini, Bersani… sono sulla scena politica da oltre vent’anni, recitano sempre lo stesso copione e hanno perso la fiducia della gente.
Ecco come si spiega il grande successo di Beppe Grillo in Sicilia. Il suo Movimento 5 Stelle è diventato il primo partito dell’isola, un boom che nemmeno il comico genovese si aspettava. Grillo, il “megafono” del M5S, parla chiaro, le sue parole arrivano al cuore della gente, riesce a conquistare consensi in ogni piazza. E’ la sfida dell’anti-politica che ogni giorno che passa diventa sempre più politica vera e propria. Facce nuove, nuovi volti, ma anche nuove visioni politiche. Grillo avanza.
E forse anche il giovane Matteo Renzi ha successo per questo: è un volto nuovo, giovane, pulito, capace di attirare su di sé l’attenzione della massa di elettori delusi sia da destra che da sinistra.
Ecco, in Sud America siamo sicuri che i connazionali, quando dovranno votare per le Politiche del 2013, ragioneranno allo stesso modo: basta con i soliti noti, basta con quelli che in Parlamento, negli ultimi sette anni, non sono riusciti a combinare niente. Basta con chi è andato a Roma solo per riempire le proprie tasche, dimenticandosi degli italiani nel mondo che lo hanno votato. C’è bisogno, anche qui da noi, di un rinnovamento. E questo rinnovamento non può che passare attraverso il movimento di Eugenio Sangregorio, l’USEI – Unione sudamericana emigrati italiani. Un movimento che parla di cose concrete, di unione fra Italia e Argentina, fra il Sud dell’Europa e il Mercosur; l’USEI non parla più solo di assistenza, pensioni, contributi dall’Italia, perché sa bene che l’Italia in questo periodo vive un momento difficilissimo e soldi non ce ne sono per nessuno; non ce ne sono per gli italiani, figuriamoci per noi connazionali residenti all’estero.
La verità è che l’unica possibilità di salvezza e di crescita è quella che da tempo propone Sangregorio: collaborazioni strategiche fra Italia e Argentina nell’ambito dell’economia, del commercio, dello sviluppo, dell’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Questa è politica, questo sì che vuol dire parlare chiaro, avere prospettiva e lungimiranza. Non vogliamo più dare il nostro voto a chi, una volta seduto a Roma, si dimentica di noi. Diamo la fiducia all’USEI e all’impegno personale di Eugenio Sangregorio, un uomo che sarà capace di fare sentire la nostra voce nei palazzi romani che contano.
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