“Ha avuto luogo ad Amburgo la riunione sul futuro dei corsi di lingua italiana e di sostegno per i bambini italiani, che avevo indetto presso l’Associazione Basilicata, invitando tutti i cittadini interessati, i rappresentanti delle associazioni ed i politici eletti nella circoscrizione estera a partecipare, allo scopo di chiarire con gli addetti ai lavori la situazione attuale”. A scrivere è Eleonora Cucina sul Correre d’Italia, testata italiana edita in Germania. “C’è da dire che in precedenza molte lettere erano state scritte da associazioni e singole/ i cittadine/i alle istituzioni consolari ed al Ministero degli esteri ma una risposta chiara ed univoca non c’era mai stata. All’incontro del 5 novembre, sono intervenuti moltissimi genitori e molte persone, tra cui: – il responsabile dell’associazione Scuola italiana, Matteo Neri, finora ente gestore, che però per quest’anno non aveva fatto richiesta di fondi per mancanza di garanzie da parte del Console Ceprini. – Il presidente del Comitato di assistenza scolastica Co.As.Sc.It.di Hannover Santo Vitellaro, che potrebbe offrirsi come ente gestore per il 2013 e che sembra sia nei termini per la richiesta di finanziamenti anche per Amburgo; – il responsabile dell’ufficio scuola di Berlino, dott. Giosuè Piscopo; – l’onorevole Laura Garavini, deputata eletta nella cirscoscrizione europea; – il signor Mari del Comites da Lubecca ed altri esponenti delle associazioni italiane ad Amburgo”.
“Ciò che è emerso dall’incontro è che c’è una sorta di boicottaggio nei confronti degli enti finora operanti. Problemi di fondi non ce ne sono, anzi per il 2013 ce ne sono più degli altri anni, perché confluiscono nei finanziamenti per la scuola i soldi che non sono stati utilizzati per fare le elezioni dei Comites, che sono, aihmé, slittate al 2014. Entra invece in scena la Ial di Stoccarda. Ceprini riunisce a quanto pare i presidenti dei Comites di Hannover, Amburgo e Berlino per farsi dare pareri favorevoli in merito (questo parere però andrebbe espresso in sede di assemblea, cosa che su Amburgo non è accaduta). Gli intervenuti alla riunione hanno quindi deciso di inviare più lettere con firme di cittadini per porre le proprie condizioni e comunicare il parere della "base" (visto che questo non corrisponde a quello espresso dal Comites locale….) tenendo presente le direttive stesse del Ministero in merito al pricipio dell’efficienza, della territorialità e della qualità”.
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