Al giorno d’oggi si prevede il successo dei movimenti indipendenti. In questi giorni, quando nell’aria c’è odore di elezioni, viene in mente, naturale, il ricordo di Mirko Tremaglia, "padre" del voto degli italiani all’estero, che seppe portare a compimento un sogno, associato, forse, alla massima aristotelica: "la politica è l’arte del possibile". Seguendo la premessa, nella quale "l’arte" in questo caso sta per perseveranza, cocciutaggine e convincimento, riuscì a coronare con un successo la sua battaglia pluridecennale, con l’approvazione della legge che porta il suo nome. La "legge Tremaglia", infatti, ci consentì di recarci alle urne nel 2006, per eleggere i nostri rappresentanti al Parlamento italiano, un diritto esercitato anche nel 2008. Una magnifica esperienza civile che ci accingiamo a rivivere.
Per i connazionali che risiedono nel Bel Paese, e in misura minore anche per quanti risiediamo nell’America Latina, è scattata l’ora zero della campagna elettorale, visto che si parla di convocare le elezioni per il 7/8 di aprile dell’anno venturo. Un appuntamento che ai nostri occhi si presenta nel quadro di un contesto politico complesso, con l’Italia alle prese con la crisi economica, percorrendo una tappa di confusione segnata, tra l’altro, da scandali di corruzione che mettono in crisi tra gli elettori la credibilità della classe politica. La cosiddetta "casta" politica infatti, che come le altre caste, pensa solo a tutelare i propri interessi. Ragion per cui si pensa che un’alta percentuale di italiani, che vive in uno stato di grande incertezza, potrebbe disertare le urne.
Nonostante quanto abbiamo spiegato, a causa della stessa inerzia provocata dalla partenza dell’ora zero del voto, qualcosa comincia a muoversi, anche se non provoca – per adesso – alcun entusiasmo. Un atteggiamento attribuibile a due fattori convergenti: da una parte un riflesso, attenuato, della situazione italiana; dall’altra una certa delusione per il fatto che dopo due legislature i nostri parlamentari non hanno ottenuto praticamente nessun risultato utile per gli italiani all’estero. Peró col passare dei giorni, sicuramente crescerà l’interesse grazie all’impegno civile che ci é caratteristico.
Come segnale di partenza alcuni settori ansiosi o previdenti, sono impegnati nel preparare liste di candidati, in cerca di quelli potenzialmente migliori con buone possibilità, se non di garantire, almeno di avere buone prospettive di accesso all’agognato seggio parlamentare a Roma. Attività per adesso limitata ai soliti candidati, una specie di elenco stabile di personaggi.
Coloro ai quali piace navigare tra le inquietudini della nostra collettività per conoscere cosa cova sotto le ceneri, percepiscono una attesa generale di rinnovamento della politica, e in questo senso le maggiori attese sono concentrate nei movimenti indipendenti, quelli legati all’associazionismo, che possono contare su maggiori consensi, confermati dai sondaggi che assicurano che superano nelle intenzioni di voto i partiti tradizionali. In questo contesto e in estrema sintesi e semplificazione dello scenario locale, facciamo un quadro della situazione, cominciando dalle offerte che i partiti tradizionali offrono agli elettori.
Nel caso del Pdl, che indubbiamente vive una fase complicata dall’assenza di un coordinatore per l’America latina, l’incertezza provoca un fuggi-fuggi generale, nel quale personaggi del settore, come Esteban Caselli, Eugenio Sangregorio e persino il giovane Franco Tirelli, disertano il partito di Berlusconi in cerca di nuovi orizzonti e salvo novità dell’ultima ora, la responsabilità della conduzione del partito a livello locale ricadrebbe nell’on. Giuseppe Angeli, personalità rispettabile che ha dato prova va di laboriosità e di identificazione col partito. Nel caso di Caselli, ora aderente al partito di Silvio Berlusconi, ha optato per rendersi indipendente, e costituire il suo partito “Italiani per la libertà”, con l’unica novità per adesso dell’adesione di un personaggio mediatico dello spettacolo locale, quale è la commediante Iliana Calabrò. Quanto all’imprenditore Eugenio Sangregorio, perseverante nelle sue aspirazioni politiche, dopo un singolare percorso tra diversi movimenti, alla fine ha deciso di ritornare alle fonti e ricuperare l’Unione Sudamericana Emigrati Italiani (Usei) e anche se studia diverse incorporazioni, mancano conferme di nuove adesioni. Sul fronte opposto, il Pd attraversa una tappa positiva che lo mette in buone condizioni di recuperare la supremazia nella prossima legislatura, ma a livello locale domina l’incertezza, visto che non ci sono ancora novità, al di là della presenza di un referente brasiliano, il dinamico on. Fabio Porta e dei noti dirigenti locali Maria Rosa Arona e Francesco Rotundo.
Comunque, come abbiamo scritto sopra, nel contesto dello scenario locale, sono i movimenti indipendenti quelli che provocano le maggiori attese, a partire dal Movimento Associativo Italiani all’Estero dell’on. Ricardo Merlo. Il Maie, infatti, ricordando che non c’è due senza tre, punta a vincere un’altra volta e a raddoppiare, con l’ambizione di ottenere un incarico nell’esecutivo del prossimo governo. Un progetto avallato dalla conformazione di una struttura che coinvolge il maggior numero di dirigenti di ogni settore, a prescindere dalla loro ideologia politica e installare nei media l’idea che tanto Merlo quanto Zin camminano verso una vittoria sicura.
Infine in questo complesso scenario, una delle poche novità è incentrata nella nascita dell’Unione Progressista AmerItalia (Upa), movimento indipendente che, portato dai suoi esponenti il cantante “Tano” Piero De Benedictis e l’imprenditore Domenico Di Tullio, si presenterà agli elettori con un programma piuttosto ambizioso, elaborato da un’equipe di esperti in diverse discipline, che lavora su tutte le problematiche (sociali, culturali, economiche e medioambientali), per portare a Roma nel 2013 uno zaino pieno di progetti innovativi.
Di fronte a questo variegato panorama di offerte, c’è da dire che il risultato delle elezioni all’estero non sembra per niente scontato. Comunque per adesso politologi e “sua maestà i sondaggi”, sostengono che il Maie e l’Upa sarebbero i veri protagonisti della prossima campagna elettorale, almeno per quanto riguarda l’America Meridionale.
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