Domenica 29 settembre, presso Piazza República Oriental del Uruguay a Buenos Aires, si è svolto il Festival delle Radici Italiane, organizzato dalla Federazione delle Associazioni Italiane d’Argentina (Feditalia) e dal governo della città di Buenos Aires, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia in Argentina e del Consolato Generale della capitale.
Durante l’intera giornata, sul grande palco allestito di fronte alla sede della TV Pubblica argentina, si sono esibiti artisti, corpi di ballo e rappresentanti delle diverse comunità italiane provenienti da tutto il Paese.
L’evento ufficiale ha visto la partecipazione di personalità di rilievo come l’Ambasciatore d’Italia a Buenos Aires, Fabrizio Lucentini, il Console Generale Carmelo Barbera, il consigliere d’Ambasciata e responsabile del Progetto “Turismo delle Radici” presso la Direzione Generale Italiani all’Estero della Farnesina, Giovanni De Vita, il sindaco di Buenos Aires, Jorge Macri, il presidente del Comitato degli Italiani All’Estero di Buenos Aires (Com.It.Es.), Dario Signorini, e il presidente di Feditalia, Carlos Malacalza.
La giornata è stata molto importante per promuovere il progetto Italea, il programma di promozione del turismo delle radici lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nell’ambito del PNRR e finanziato da NextGenerationEU per il periodo 2022-2025, presente con uno stand apposito gestito dai rappresentanti delle Italee regionali di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia e Sardegna.
Dario Signorini, presidente del Com.It.Es., ha sottolineato: “L’Argentina è sicuramente il luogo in cui le radici italiane hanno trovato il terreno più fertile per crescere. Non è un caso che qui vivano 1,2 milioni di connazionali e che 25 milioni di argentini portino con orgoglio il loro cognome italiano. Questo è un patrimonio da celebrare”.
Nel suo intervento, il consigliere Giovanni Maria De Vita ha dichiarato: “Da qui si percepisce chiaramente la forza della tradizione italiana a Buenos Aires. Italea è stato pensato proprio per aiutare a riscoprire queste radici. È stato un progetto complesso da realizzare, ma vedere una risposta così positiva oggi ci dà ulteriore motivazione per portarlo avanti”.