Oggi, in tutto il Brasile, si festeggia il “Giorno dell´Immigrante Italiano”. E’ un’occasione per riflettere sull´attuale situazione che viviamo qui, su cui recentemente si è espresso Salvador Scalia, ex presidente del Comites di Recife, e anche l´Ambasciatore Bernardini, nel suo recente giro in Brasile. Sarebbe motivo di festeggiare se avessimo “una rete consolare moderna, efficiente e accogliente, con il pieno utilizzo della tassa infame dei 300 euro, che è vicina al terzo anniversario, per l’effettivo miglioramento dei servizi consolari. Il consolato deve essere una CASA Italia per gli italiani, i loro discendenti e per tutti coloro che amano l’Italia. In Brasile, rete consolare efficiente significa la fine della fila”.
“Per ora, invece, possiamo solo fare solenni complimenti agli sforzi dei nostri antenati coraggiosi. Mentre scontiamo più di 140 anni di abbandono da parte di coloro che sono pagati per prendersi cura dei nostri diritti. E rimarrà ancora così per molto tempo, se continuiamo a dipendere da rappresentanti politici ben articolati e strutturati in Italia, che dimenticano noi connazionali che viviamo all’estero”. Così Luis Molossi, MAIE Brasile.
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