“L’appello accorato degli oltre 1.500 italiani, bloccati in Brasile dall’ordinanza del Ministro della Salute che vietava i rientri in Italia da quel Paese, è stato positivamente accolto, permettendo ai residenti in Italia di poter viaggiare sottoponendosi a tutte le rigide procedure in materia di prevenzione dei contagi Covid19. Si tratta adesso di rendere possibile tale rientro, considerando che da alcuni mesi “Alitalia” non sta operando con il Brasile e che le altre compagnie aeree europee spesso impediscono il transito dei nostri concittadini provenienti dal Brasile. In questo senso faccio mio il nuovo appello rivolto attraverso una lunga lettera inviata dai rappresentanti degli “Italiani bloccati in Brasile” al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio affinché verifichi la possibilità di organizzare voli speciali, così come previsto dalla normativa europea”. Lo dichiara in una nota Fabio Porta, coordinatore Pd Sud America e Presidente dell’Associazione di Amicizia Italia-Brasile.
“Quello che Le chiediamo ora – si legge nella missiva inviata nei giorni scorsi al Ministro – è di mettere in atto un piano di rientro urgente, una rotta diretta dedicata al rientro di tutte queste persone che in Italia hanno la propria casa e pagano le tasse. Chiediamo un corridoio umanitario specifico (dato che molti aeroporti europei sono chiusi) per il rientro di 1500 persone che da un mese sono impossibilitati a tornare presso la loro abitazione, che hanno dovuto sopportare tantissime difficoltà (economiche, l’anno scolastico dei bambini bloccati, la perdita del proprio lavoro…) durante il periodo di chiusura. Questa è una situazione umanitaria grave ed urgente che richiede il pronto intervento del suo Ministero”.