Circa 1500 italiani sono ancora bloccati in Brasile a causa delle restrizioni di viaggio dovute al Covid e per effetto dell’ultimo Dpcm in scadenza il 16 febbraio, che aveva disposto proprio sino a lunedì il divieto di ingresso ed il transito nel territorio nazionale alle persone che nei 14 giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Brasile.
Sul tema è intervenuto, tra gli altri, il Consiglio generale degli italiani all’estero, così come Fabio Porta, coordinatore Pd Sud America. Il Sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, presidente MAIE, ha inviato una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza nella quale si chiede un provvedimento ad hoc per consentire ai nostri connazionali bloccati in terra brasiliana di tornare a casa.
Ultima in ordine di tempo si è mossa Italia Viva, che ha annunciato di avere presentato un’interrogazione al ministero degli Esteri, in cui si chiede, tra le altre cose, di “organizzare al più presto voli Covid-free per risolvere la grave situazione creatasi”. Lo dichiarano congiuntamente gli On. Parlamentari di Italia Viva Ungaro, Scalfarotto, Garavini e Migliore.
“Mi auguro che il nuovo Governo – aggiunge Ungaro – non reiteri norme che hanno creato una situazione insostenibile per cittadini italiani che sono in quel paese ormai da settimane senza risorse economiche, assistenza e in pericolo sanitario, adottando protocolli di sicurezza sanitaria come tamponi all’arrivo e quarantene fiduciarie, come avvenuto peraltro con il Regno Unito, specie per Aire o cittadini residenti in Italia aventi comprovate esigenze di urgenza”.